Padova, neonato scosso in culla: non c’è più attività cerebrale

Si aggravano le condizioni del bimbo di 5 mesi di Padova: il neonato era stato ridotto in stato di coma a causa della madre, che l’ha scosso violentemente mentre era nella culla. 

neonato Padova

La tragedia si è verificata lo scorso 24 dicembre. Una giovane madre di 29 anni è infatti indagata per lesioni gravissime aggravate nei confronti del figlio di appena cinque mesi, ricoverato all’ospedale di Padova. Ora le condizioni del neonato si sono aggravate, e i medici hanno dichiarato che non presenta più alcuna attività cerebrale. Si aggrava, di conseguenza, anche la posizione della madre.

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Le dichiarazioni dei medici: potrebbe essere necessario staccare la spina

Non presenta più alcuna attività cerebrale il piccolo di 5 mesi che da sabato scorso si trova in coma, ricoverato in terapia intensiva nella Pediatria dell’ospedale di Padova. Il neonato era stato scosso violentemente dalla mamma mentre veniva cullato, in un disperato tentativo di farlo addormentare e smettere di piangere.

La tragica notizia la si apprende da fonti mediche interne all’ospedale. Sta ora alla commissione valutarne la morte cerebrale, valutazione che dovrebbe giungere entro le prossime ore. Nel caso in cui il piccolo venisse dichiarato clinicamente morto, verranno staccati tutti i macchinari che al momento lo stanno tenendo in vita.

Sono al momento due i medici legali consulenti della Procura di Padova che si stanno occupando del caso. Saranno loro quindi a dover stabilire se si tratta o meno di un caso di “shaken baby syndrome” (sindrome del bimbo scosso), conseguenza di un grave maltrattamento fisico in grado di creare seri danni cerebrali e neurologici – fino anche la morte dei piccoli colpiti.

La madre potrebbe essere accusata di omicidio colposo

Nel caso in cui il neonato venisse dichiarato clinicamente morto, anche le condizioni della madre potrebbero aggravarsi ulteriormente. La donna, che l’ha ridotto in stato di coma a causa dei violenti scossoni in culla, è ora accusata di lesioni gravissime; in seguito alla morte del piccolo, tuttavia, l’accusa passerebbe a omicidio colposo.

La 29enne di Mestrino, infatti, ha colpito violentemente il figlioletto per tentare disperatamente di farlo addormentare. “Non dormiva, l’ho cullato troppo forte” ha spiegato ai medici del 118, intervenuti sul posto all’alba di sabato 21 dicembre a seguito della sua stessa chiamata. Da allora, il neonato non si è più svegliato.

Secondo il legale della donna, la mamma non si sarebbe resa conto di quello che stava facendo sul momento. Uno stato confusionale durato appena pochi secondi, durante il quale sarebbe stata completamente incosciente, per poi rendersi conto troppo tardi di quello che aveva fatto.

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