M5S, Paragone fa i nomi di chi non rendiconta. “Dov’era Di Maio”?

Con un video social su Facebook, Gianluigi Paragoni fa i nomi di chi, nel Movimento 5 Stelle, non ha ancora fatto restituzioni. E attacca Luigi Di Maio.

Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle a rischio espulsione dopo il voto negativo sulla manovra a Palazzo Madama, affida il suo pensiero a Facebook. E con un video social fa i nomi di chi, fra i suoi colleghi pentastellati, quest’anno non ha effettuato le restituzioni o ne ha fatte poche. Fra i chiamati in causa, Fioramonti, Cappellani, Giarrusso e Lorefice.

Lui, ricorda, ai suoi amici Facebook, ha versato tutto. E, riferendosi a Luigi Di Maio, si chiede: “Il capo politico dov’era? Non lo sapeva o ha fatto finta di non vedere?”.

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Il senatore Paragone cita anche la ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone: “È un po’ incompatibile. Non puoi essere nel collegio dei probiviri – dice – ed essere anche ministro. Dadone è ferma a 5 mensilità. Te ne mancano un bel po’ figlia mia…”. A tal proposito, Paragone propone un esposto per chiedere la sua espulsione.

Nemmeno una fedelissima pentastellata come Carla Ruocco risulta in regola: “La Ruocco è presidente della commissione Finanze e vuole andare a fare la presidente della commissione di inchiesta sulle banche. È ferma soltanto a tre mensilità. Allora, non puoi sorvegliare sui conti degli altri e non essere in regola con qualcosa di identitario rispetto al Movimento. E lo stesso vale per il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, ferma a due mesi…”.

“Io – ha spiegato Paragone – rischio di essere espulso dal gruppo perché ho detto no e ai Probiviri piace molto il rispetto delle regole, allora sarà bene che anche io chieda l’intervento dei Probiviri verso chi non paga nulla”. “Io – ha detto il senatore – sono uno dei pochi che perfettamente in regola”.

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