Amazon, dipendenti minacciati di licenziamento per denunce su clima

Due dipendenti di Amazon hanno reso note le minacce da parte dei vertici. Si parla di violazioni future dell’accordo di comunicazione dell’azienda.

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Arriva un annuncio forte che ha Amazon al centro di tutto. Due dipendenti del noto negozio online hanno infatti reso nota una serie di minacce di licenziamento da parte dell’azienda. Si parla di una violazione – da parte dei dipendenti stessi – dell’accordo legato alla comunicazione inerente alla società. E alla base di tutto, ci sarebbe il tema, sempre più caldo, dell’inquinamento ambientale.

L’annuncio di queste minacce ha fatto il giro del mondo nelle scorse ore. Amazon Employees for Climate Justice, un gruppo di attivisti composto da dipendenti di Amazon, hanno reso noto tutto. In particolare, sono due i lavoratori che avrebbero ricevuto la minaccia di perdere il posto di lavoro. Il Washington Post ha raccolto la mail ricevuta da Maren Costa, uno dei designer di spicco della compagnia. Nel messaggio di posta si parlava, per l’appunto, delle infrazioni commesse che avrebbero potuto portare all’interruzione del rapporto di lavoro.

Uno dei magazzini di Amazon – meteoweek.com

Ma a cosa corrispondono le violazioni di cui parla Amazon e che potrebbero portare al licenziamento di questi due dipendenti? Si parla, per l’appunto, di clima e della politica ambientale messa in atto dall’azienda. Oltre a Costa, rischia di perdere il posto di lavoro anche Jamie Kowalski, ingegnere deputato allo sviluppo dei software. In particolare, i due hanno denunciato la gestione del cloud computing, ovvero, la fornitura di servizi online già ben avviata da Amazon. Questo servizio, secondi gli attivisti, sarebbe stato fornito a compagnie che si occupano di estrazione di gas e di petrolio.

Dopo queste prime denunce, Costa e Kowalski sono stati chiamati a rapporto dal quartier generale di Amazon. Nonostante questo primo avvertimento, i due non hanno fermato la loro battaglia attraverso l’associazione Amazon Employees for Climate Justice. Tuttavia, questo genere di minacce non è una novità tra i colossi dell’economia mondiale. A fine novembre, ad esempio, i vertici di Google hanno messo alla porta diversi dipendenti, divenuti portavoce di simili criticità sulla politica della società.

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