Isabella Noventa: la mamma è morta senza sapere dove ha gettato la figlia

Stroncata da un tumore al cervello, muore a 87 anni Ofelia Rampazzo, aveva lottato fino all’ultimo per sapere la verità sulla tragica fine della figlia Isabella.

È morta Ofelia Rampazzo, 87 anni, stroncata in poco meno di un mese da un tumore al cervello. La donna durante tutta la sua vita si era sempre battuta per scoprire la verità su sua figlia, Isabella Noventa, tragicamente uccisa e del cui corpo non si hanno notizie. “Fino all’ultimo giorno – ha raccontato Paolo Noventa, figlio della donna – ha continuato a pronunciare il nome di mia sorella, anche quando ormai non ragionava più. E c’era un‘altra parola che pronunciava in quel letto d’ospedale: assassini”.

La donna è morta implorando tre persone di restituirle le spoglie della figlia. In particolare, si riferiva a Freddy Sorgato, alla sorella Debora e a Manuela Cacco, l’ex fidanzato, sua sorella e l’amante. I tre sono stati tutti condannati per l’omicidio di Isabella e attualmente sono detenuti in carcere. Tuttavia, i tre assassini non hanno mai confessato la verità sul corpo della segretaria di Albignasego.

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Nell’appartamento della donna, nel salotto, un mobile antico era stato trasformato in un altare, con foto della figlia, un mazzo di fiori e una statuetta della Madonna.

“Mia madre si è sentita male circa un mese fa – spiega il figlio Paolo. Hanno trovato una massa cerebrale che si è rivelata essere un tumore. Ci hanno consigliato di portarla subito all’hospice della Mandria, per via del crollo che sarebbe stato velocissimo. Così è stato, in effetti”.

Ofelia è morta il 30 dicembre e ieri è stato celebrato il funerale. La famiglia Noventa ha voluto tenere riservata la notizia per evitare l’invasione di cronisti e telecamere.

“Mia mamma se n’è andata divorata dal dolore e delle speranze tradite. In un primo momento sperava di rivederla tornare a casa. Poi, nel momento in cui si è rassegnata al fatto che fosse morta, ha iniziato a pregare per riavere il corpo. Per lei solo delusioni”.

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