L’ambulanza non arriva e il suo cuore si ferma, muore ragazza di 19 anni

Tragedia a San Giorgio a Cremano per la morte di una ragazza di 19 anni colta da malore improvvisamente. La tragedia, in via Principe dei Liguori.

Una giovane vita spezzata. Forse per colpa di un ritardo nei soccorsi. Una giovane di 19 anni è morta in casa a San Giorgio a Cremano (Napoli). Si è sentita improvvisamente male, aveva difficoltà a respirare. I familiari hanno chiamato l’ambulanza che però sarebbe arrivata dopo un’ora, all’ennesima chiamata di sollecito. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che stanno raccogliendo tutte le informazioni necessarie a spiegare la morte prematura della ragazza.

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La causa della morte sarebbe stata un infarto. L’episodio è avvenuto in via Principe dei Liguori a San Giorgio a Cremano. Polemiche da parte dei familiari e dei residenti della zona per i tempi nei soccorsi. “L’ambulanza – hanno raccontato i vicini di casa – è arrivata dopo circa un’ora, sembra dal presidio di Marigliano. La ragazza sembrava ancora viva quando sono arrivati i soccorsi”. Nonostante i dubbi sulla vicenda, il magistrato ha liberato la salma, decidendo di non procedere con l’autopsia.

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La giovane, figlia di un noto esercente della zona, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe sentita male mentre era in casa. Ad accorgersi del malore sarebbe stata la madre. Ironia della sorte, dopo la prima, subito dopo è arrivata anche una seconda ambulanza dall’Asl Napoli 1. “Questa zona – proseguono i residenti – fa parte del territorio dell’Asl Napoli 3 Sud, ma di solito le ambulanze arrivano o da San Giovanni a Teduccio o dall’Ospedale del Mare.

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Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, in una lunga nota esprime cordoglio e al tempo stesso accusa il depauperamento progressivo delle strutture sanitarie della città Vesuviana.

Il testo del comunicato sindaco San Giorgio a Cremano

Mi unisco al dolore della famiglia per la tragica scomparsa della giovanissima ragazza, quasi ventenne di San Giorgio a Cremano che oggi ci ha lasciato per un malore. Una tragedia innaturale che crea sconforto nella nostra intera comunità. Il ritardo dell’ambulanza che proveniva addirittura da Marigliano è inaccettabile, seppur per lo stato della ragazza sembra che poco sarebbe cambiato. I pensionamenti e gli spostamenti di personale degli ultimi periodi hanno ridotto all’osso il personale del 118 che deve affrontare un territorio vastò con carenza di personale e addirittura ambulanze senza personale medico. Comprendo i tempi tecnici che ci vogliono per le nuove assunzioni ma chiederò al direttore generale dell’asl Napoli 3, di utilizzare qualsiasi mezzo, anche con scelte drastiche, pur di garantire la salute dei nostri concittadini dell’area vesuviana. Al di là dello sconvolgente episodio di oggi i ritardi che il servizio 118 sta avendo crea un serio pericolo per la salute dei cittadini e anche del personale medico che diventa capro espiatorio per i ritardi dovuti alla mancanza del personale. Medici che con abnegazione e competenza compiono il loro dovere e lavoro non posso essere sottoposti a turni estenuanti, magari anche senza la giusta retribuzione, ed esposti alle giuste rivendicazioni dei familiari e amici che vedono un servizio scadente mettere in pericolo i propri congiunti. Sono certo che anche questa volta come comunità lavoreremo insieme per far sì che venga ristabilito almeno il servizio avuto fino a pochi mesi fa cercando ovviamente di migliorarlo. Intanto ci stringiamo attorno alla famiglia

 

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