È morto Giampaolo Pansa. Lo scrittore e giornalista aveva 84 anni

Aveva prestato la sua firma al Corriere della Sera, La Stampa e Repubblica. Giampaolo Pansa fu l’autore della collana de Il ciclo dei vinti.

Il mondo dell’editoria e del giornalismo piange la scomparsa di Giampaolo Pansa. Il noto giornalista, saggista e scrittore se n’è andato all’età di 84 anni. Nato a Casale Monferrato l’1 ottobre del 1935, Pansa è stato uno dei giornalisti più iconici dell’ultimo mezzo secolo. Il suo stile di scrittura è stato spesso un modello per i suoi successori.

Quasi sessanta anni fa, nel 1961, Giampaolo Pansa ottenne il suo primo contratto come giornalista per il quotidiano torinese La Stampa. Da allora, la sua carriera è stato un crescendo di fama e di qualità sul piano della scrittura e delle notizie che sono passate tra le sue mani. Indimenticabile la sua intervista con Enrico Berlinguer, il quale rivelò a Pansa l’intenzione del Governo di non uscire dalla Nato.

Giampaolo Pansa in un’immagine di archivio – meteoweek.com

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Nessuno come Giampaolo Pansa è riuscito a descrivere la società e la sfera politica italiana. Celebre, tra le altre cose, il termine di “bestiario” coniato per descrivere la classe politica del tempo. Tanti sono i quotidiani che hanno potuto fregiarsi della sua presenza tra le proprie firme. Tra questi, oltre a La Stampa che gli ha dato spazio per primo, in particolare si fanno spazio Repubblica e L’Espresso, le sue esperienze più segnanti come giornalista.

E poi c’è il “ciclo dei vinti”, ovvero una serie di saggi dedicati alle violenze compiute dai partigiani nei confronti dei fascisti, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Una serie di testi che ha scatenato non poche polemiche, con l’accusa rivolta a Pansa di aver infangato il periodo della Resistenza.

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