Iran, altissima tensione | Da Teheran parole di fuoco contro gli Usa

Dispiegate forze antisommossa, la tensione tra Iran e Usa è a livelli altissimi. La polizia iraniana nega di aver sparato contro i manifestanti. Intanto è stato convocato l’ambasciatore iraniano a Londra dopo l’arresto di quello britannico a Teheran 

Iran - bandiera USA in fiamme

La tensione a Teheran è salita in maniera vertiginosa dopo le manifestazioni nelle quali si chiedono le dimissioni dei responsabili dell’abbattimento dell’aereo delle linee ucraine. La polemica è divampata nuovamente dopo un tweet di Trump. “Dipenderà totalmente da loro, ma niente armi nucleari e ‘non uccidete i vostri manifestanti”. Il ministro degli Esteri iraniano non ci sta: “Le sue minacce sono disonorevoli”.

Sul web, intanto, circolano alcuni video nei quali apparentemente le autorità iraniane a Teheran aprono il fuoco sui manifestanti che protestano contro il regime, ferendo varie persone. Ieri centinaia di persone hanno sfidato la massiccia presenza delle forze di sicurezza, ma arrivano secche smentite dall’Iran sulla veridicità dei fatti.

Leggi anche –> Alessandra Celentano una furia a Amici 19 | Provvedimento per Federico e Javier

Leggi anche –> Stasera tv 14 gennaio | Canale 5 | New Amsterdam | Trama e Trailer

Donald Trump

“La vendetta dell’Iran verso gli Usa non è ancora finita. E non ci fidiamo di Trump”

“Gli americani hanno esercitato pressioni sull’Iran per realizzare le loro politiche e hanno mandato messaggi sul fatto che sono pronti a negoziare. L’Iran non si fida di avere colloqui con il presidente Usa Donald Trump”. Il portavoce del governo di Teheran, Ali Rabiei, non le manda a dire. E aggiunge. “Non siamo noi ad aver lasciato l’accordo sul nucleare, ma gli americani”.

Parole che riaccendono le tensioni, al pari del desiderio di vendetta dichiarato oggi da Khamenei, rappresentante della Guida Suprema. “Non è ancora stata completata la “vendetta” dell’Iran contro gli Stati Uniti per l’uccisione in Iraq del comandante della Forza Quds, Soleimani”. Il rappresentante della Guida Suprema, Ali Khamenei, nel corpo di elite dei Guardiani della Rivoluzione, annuncia nuove rappresaglie dopo il lancio di missili contro basi in Iraq utilizzate da truppe americane. “Non abbiamo ancora completato la nostra vendetta nei confronti dei nemici. L’azione di rappresaglia non sarà necessariamente condotta dall’Iran da solo”.

Impostazioni privacy