Prescrizione, no all’emendamento Costa | Renzi: “Il Pd insegue il populismo del M5s”

Prescrizione, arriva lo stop del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, che bocciano entrambi l’emendamento Costa. Italia Viva vota invece a favore, e si ritrova con l’opposizione. Dure le parole di Renzi: “Il Pd insegue il populismo giudiziario dei 5 Stelle”.

La maggioranza si è spaccata oggi alla Camera sulla Prescrizione. La Commissione Giustizia ha approvato l’emendamento del Movimento 5 Stelle che sopprime la proposta di legge Costa, supportato dal Partito Democratico e da Liberi e Uguali. A votare contro, però, oltre ai partiti d’opposizione di centrodestra, si aggiunge anche Italia Viva di Renzi, che insinua il dissenso nella maggioranza.

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Renzi insieme a Meloni e Salvini

Il partito di Renzi ha votato insieme a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per chiedere di cancellare la riforma del Guardasigilli Alfonso Bonafede, dicendo quindi di “sì” alla proposta del responsabile Giustizia forzista Enrico Costa.

Dopo l’arrivo della bocciatura da parte della maggioranza, Renzi ha perciò accusato il Pd di seguire il populismo dei pentastellati. In occasione della registrazione di Porta a Porta, il leader di Italia Viva ha infatti dichiarato: “Abbiamo già votato oggi in commissione, questa cosa è molto strana, noi abbiamo votato per riportare in vigore la legge del governo Renzi fatta dal ministro della giustizia che si chiamava Orlando. Abbiamo votato per dire: non è possibile che ci sia un processo senza fine. Siamo rimasti fedeli alla legge Orlando“.

Le dichiarazioni di Costa 

A seguito della bocciatura arrivata alla Camera, si è espresso anche Enrico Costa che a fine seduta ha parlato di “un risultato politico davvero significativo perché la maggioranza, comunque spaccata, si salva solo con il voto decisivo della presidente della Commissione, che fino ad oggi non aveva mai partecipato alle votazioni. È come se l’arbitro all’improvviso segnasse il gol decisivo”.

Quello che Costa inoltre sostiene, e auspica, è che “quello di oggi sia solo il primo tempo della partita, perché il 27 gennaio, in aula, si celebrerà il secondo tempo. E siamo convinti di poter ribaltare il risultato“.

Enrico Costa

Crepa nella maggioranza, scontro interno alle Regionali

La bocciatura dell’emendamento Costa ha crepato la coalizione di maggioranza, e tale spacco potrebbe influenzare sensibilmente anche la corsa alle regionali. Non a caso, il coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato ha oggi incontrato Carlo Calenda, e ha deciso insieme a lui che sebbene daranno comunque il loro supporto a Stefano Bonaccini (candidato Pd in Emilia Romagna), hanno intenzione di esprimere un candidato comune in Puglia, dove non daranno il loro sostegno a Michele Emiliano, e marceranno inoltre con candidati comuni anche in altre Regioni.

Questo, infatti, è quanto è stato dichiarato dallo stesso Renzi, sempre a Porta a Porta: “Ho visto che con il movimento di Calenda c’è una convergenza in Puglia, quando andremo a votare in Puglia noi non appoggeremo Emiliano o Fitto e troveremo un terzo candidato“.

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