Russia, il premier Medvedev rassegna le dimissioni | Putin insoddisfatto

Il primo ministro della Russia Medvedev rassegna le dimissioni dopo l’annuale discorso di Putin sullo stato della nazione. Il presidente lo ha ringraziato per il suo servizio, ma ha precisato: “Il gabinetto del primo ministro non ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati” 

Il governo della Russia si è dimesso in pieno, ad iniziare dal premier Dmitri Medvedev. Lo ha annunciato lui stesso, subito dopo l’annuale discorso di Putin alla nazione, citando l’articolo 117 della Costituzione. Il presidente Vladimir Putin ha così incaricato il governo uscente di “adempiere ai propri obblighi” fino alla formazione di un nuovo Gabinetto.

Come riportato dale agenzie di stampa russe, Putin si sarebbe affidato a poche parole per congedare il premier. “Ringrazio Medvedev per il suo servizio, ma il gabinetto del primo ministro non ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati”. L’aria di cambiamento porterà Putin a nominare proprio Medvedev a capo del Consiglio di sicurezza presidenziale.

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Abbandona l’incarico uno stretto collaboratore di vecchia data

Medvedev, uno dei collaboratori più longevi di Putin, è stato Primo Ministro della Russia dal 2012. Ha trascorso quattro anni come presidente nel 2008-2012. Ma il cambiamento era ormai nell’aria dopo l’annuale discorso annuale sullo stato della nazione tenuto oggi da Putin.

Durante l’uscita odierna, il leader russo ha proposto di modificare la costituzione per aumentare i poteri dei primi ministri e dei membri del governo. La mossa proposta non è stata vista di buon occhio dal governo, che ha visto il tutto come uno sforzo di Putin per ritagliarsi una nuova posizione di potere e rimanere al timone. Un diktat che ha portato alle dimissioni in blocco di tutto l’esecutivo. Il mandato da presidente, come noto, termina nel 2024.

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