Movimento 5 Stelle, il senatore Di Marzio approda al Gruppo Misto

Un altro componente del gruppo pentastellato lascia la fazione di Di Maio. Di Marzio si unisce ad altri ex grillini come De Toma e Silvestri.

luigi di marzio

Continua a scremarsi in maniera sensibile la formazione del Movimento 5 Stelle in Senato. La notizia dell’ultima ora è data dall’addio da parte di Luigi Di Marzio, un altro senatore che lascia il gruppo dei pentastellati. Non si tratta del primo abbandono da parte di un personaggio eletto sotto l’egida del partito guidato da Luigi Di Maio.

Di certo, l’addio di Di Marzio non farà rumore come quello di Gianluigi Paragone, che continua a far discutere anche diversi giorni dopo. Se non altro perchè un endorsement importante in favore del giornalista è arrivato da Alessandro Di Battista. Ma di certo, la dipartita di Di Marzio rappresenta un altro passaggio importante che testimonia lo stato di salute sempre meno buono per il Movimento 5 Stelle.

Il senatore Di Marzio insieme al premier Conte – meteoweek.com

Il senatore ormai ex pentastellato ha annunciato il suo passaggio al Gruppo Misto. Come lui, tra gli altri, nei giorni scorsi avevano fatto anche De Toma e Silvestri. Tra l’altro, Di Marzio ha rilasciato alcune dichiarazioni per l’agenzia ANSA, con le quali spiega le ragioni del suo addio al Movimento. “Di fronte ad un’epurazione di fatto della quale non posso non prendere atto, ancorché con il rammarico di separarmi da colleghi integerrimi, per fugare qualsiasi dubbio formalizzo in questa sede la decisione di aderire al Gruppo Misto“.

Insieme a lui, lascia il Movimento 5 Stelle anche un altro senatore. Si tratta di Lello Ciampolillo, il quale potrebbe essere espulso perchè non intenzionato a restituire la sua parte di stipendio, come prevede lo statuto. Alla base di questa lunga dipartita, ci sarebbe la richiesta di modificare in maniera sostanziale il decreto Sicurezza attuato da Salvini, e non di apportare delle leggere modifiche. Da qui sono nati gli scontri che hanno portato a diversi addii. Ma le cose potrebbero ulteriormente peggiorare per il partito guidato da Di Maio.

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