Menenti scarcerato per l’omicidio Polizzi, Bonafede vuole vederci chiaro

Il ministro Bonafede vuole vederci chiaro e manda i suoi ispettori a capire perchè uno dei due omicida di Alessandro Polizzi non sia più in carcere. La madre dell’ucciso aveva chiesto il suo intervento.

Riccardi Menenti scarcerato. Qui è con il padre rimasto in carcere

Bonafede vuole vederci chiaro e mette in campo i suoi ispettori. La madre di Alessandro Polizzi aveva chiesto il suo intervento dopo la scarcerazione di Riccardo Menenti per decorrenza termini. Menenti, insieme con il padre, era in carcere con una condanna all’ergastolo.

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Menenti è uscito dal carcere di Terni il 10 gennaio scorso, su disposizione della Corte d’Assise d’Appello di Firenze. La sua scarcerazione era già prevista da una sentenza del giugno scorso in cui si disponeva che se non fosse arrivata la condanna definitiva, Menenti non poteva più restare in carcere, per decorrenza termini. E la sentenza non è arrivata. Ad oggi non c’è stata altra pronuncia: dopo i ricorsi in Cassazione presentati dagli avvocati, l’udienza deve essere ancora fissata e i suoi legali chiedono per lui le attenuanti generiche.

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Giovedì la madre di Alessandro Polizzi, Daniela Ricci, aveva scritto una mail al Guardasigilli chiedendo un suo intervento. Ma il ministro l’aveva anticipata dando disposizioni all’ispettorato, subito dopo avere appreso la notizia della scarcerazione. I familiari di Polizzi hanno manifestato a Roma davanti alla Corte di Cassazione e davanti alla sede del ministero in Via Arenula.

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