Il taser verrà ufficialmente in dotazione alle forze dell’ordine. Dopo la sperimentazione di più di un anno, che ha dato riscontri positivi, a mancare è solo il parere del Consiglio di Stato. Ma la pistola elettrica non è del tutto innocua: in alcuni casi, infatti, può risultare fatale.
Ad illustrare i rischi dell’utilizzo del taser è stato l’Adnkronos. Come riportato dalla fonte, infatti, l’arma bianca che verrà presto data in dotazione alle forze di polizia italiane, su ispirazione di quanto già era stato introdotto negli Stati Uniti, si porta dietro un rischio minimo di mortalità cardiaca. La pistola elettrica può essere molto pericolosa, infatti, nel caso in cui venga utilizzata contro persone cardiopatiche o sotto effetto di sostanze come la cocaina.
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Taser letale per persone con problemi cardiaci
A rilasciare tali informazioni all’Adnkronos Salute è stato Francesco Perna, cardiologo aritmologo della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma. “Abbiamo pochi dati sugli effetti dell’uso del Taser, utilizzato fino ad oggi soprattutto negli Stati Uniti, da dove provengono le ricerche disponibili”, spiega Perna.
Che poi prosegue: “L’elettricità, con questo strumento, viene applicata sulla pelle, che è un isolante naturale. Il cuore è protetto anche dai muscoli e dal grasso. La corrente che arriva al cuore è quindi molto attenuata. Ciò non toglie che ci sia un rischio teorico, seppure basso, di provocare un’aritmia che può essere mortale in persone con cardiopatie o che abbiano fatto uso di sostanze eccitanti come la cocaina”.
A rischiare la vita se colpite dal Taser sono anche le persone portatrici di alcuni tipi di pacemaker o defibrillatori, poiché gli impulsi della pistola possono provocare aritmie letali. In particolare, a coloro che portano simili apparecchi “l’impulso del Taser potrebbe, sempre teoricamente, interrompere il battito per i 10-15 secondi con conseguenze gravi“.
Difficile al momento raccogliere dati sufficienti sui rischi del Taser
Ma ancora non è possibile toccare con mano i pericoli reali dell’utilizzo del Taser; questo perché, come spiega il cardiologo, i dati finora raccolti “sono molto ridotti. Sperimentazioni in questo campo, infatti, possono essere fatte solo a posteriori. Si possono fare solo ricerche osservazionali sui casi in cui l’arma è stata già utilizzata”.
Questo perché, sempre secondo quanto dichiarato da Perna, “contrariamente a quanto avviene con i farmaci, che servono a curare e a far star bene le persone” nel caso del Taser “si tratta di armi. Dal punto di vista etico, quindi, non possono essere sperimentate sugli esseri umani per raccogliere informazioni medico-scientifiche. Ed è discutibile anche una sperimentazione sugli animali”.
