Caso Gregoretti e voto su Salvini: la strategia del Movimento 5 Stelle

Pd, Leu e Italia Viva seguono l’esempio dei pentastellati. Il tutto per far andare a vuoto la prima votazione su Salvini e andare a votarla a febbraio.

Il Movimento 5 Stelle mette a punto la sua strategia in occasione del voto sul caso Gregoretti. Dopo la decisione di anticipare la votazione al 20 gennaio, i pentastellati hanno deciso di passare al contrattacco. Così hanno preso una decisione, insieme alle altre forze di Governo, per aggirare l’ostacolo. Il tutto per non rischiare di perdere potere e avere comunque la chance di mandare a processo Matteo Salvini.

Così, di comune accordo con Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali, i pentastellati diserteranno la votazione in programma lunedì. La decisione maturata dalle forze di Governo appare abbastanza chiara e in linea con la strategia fin qui seguita. Il Movimento 5 Stelle non si presenterà in aula, così la prima votazione su Salvini non sancirà il via libera al procedimento penale. Tuttavia, arriverà il ribaltamento della votazione e sarà necessario tornare “alle urne”. In quel caso – saremo già a febbraio – pentastellati, Pd e così via voteranno e lo faranno per mandare Salvini a processo.

Matteo Salvini potrebbe dover attendere ancora – meteoweek.com

Il piano del M5S contro Salvini

Una strategia che viene messa in atto per seguire il disegno già previsto in avvio di questione. Ovvero decidere le sorti di Salvini solo dopo la tornata elettorale della prossima settimana. Il 26 gennaio, infatti, si vota in Calabria e in Emilia Romagna. Da qui la necessità di non prendere una decisione sul leader della Lega prima di conoscere il risultato delle elezioni regionali. La decisione definitiva da parte delle forze di Governo verrà presa solo nella mattinata di lunedì, prima della chiamata al voto.

Tuttavia non sembrano esserci dubbi sul fatto che sarà questa la linea dettata e che verrà seguita. Il piano di Movimento 5 Stelle e Pd appare chiaro. Resta la ferma intenzione di evitare che l’ex ministro dell’interno sfrutti questo voto in sede di campagna elettorale. Anche perchè non saremmo ancora in silenzio elettorale quando verrà emesso l’esito della votazione.

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