Processo Gregoretti, Salvini insorge: “Non ho trattato con Casellati”

Il leader della Lega Matteo Salvini smentisce di aver trattato con la presidente del Senato il caso del voto sul processo per la Gregoretti. “Si, mi sono visto con la Casellati. Ma abbiamo parlato di altri temi. Assurde le polemiche di questi giorni”

Il leader della Lega ed ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini

Matteo Salvini, nel pieno della campagna elettorale il Calabria, torna all’attacco sul caso Gregoretti. “La grande vergogna” è la definizione che il leader della Lega dà al processo per i fatti della nave Gregoretti, su cui lunedì dovrà votare la Giunta delle immunità del Senato. Nella Camera in cui è stato eletto, si decideranno le sorti di una vicenda spigolosa, per nulla scontata.

“Per quanto mi riguarda – spiega Salvini al Corriere della Sera- io sono tranquillissimo. Soltanto, mi vergogno come italiano. Riusciamo a renderci conto dello spreco di denaro pubblico? Io in queste ore sono andato a trovare il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, con cui ho parlato della giustizia vera, dei sequestri alla criminalità e della lotta alla mafia. Dovrebbero essere queste le priorità. Pensare che ci siano magistrati di una decina di tribunali in Italia che hanno tempo e denaro da perdere con me, che ho soltanto fatto il mio dovere, mi preoccupa in quanto italiano”.

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Il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

“Se Pd e M5S votano come dicono, andrò a processo”

Il verdetto del 20 gennaio sul caso Gregoretti non spaventa Salvini. Il leader del Carroccio si dice pronto ad accettare il voto di Pd e M5S che, se favorevole, condurrà l’ex ministro al processo. Uno scenario che non lo spaventa. “Andrò a processo, ma significa che coinvolgeremo il popolo. Il 90% per cento dei cittadini delle più varie posizioni politiche ha apprezzato il mio sforzo di proteggere i confini italiani”.

Sull’altra polemica dei giorni scorsi, la presunta trattativa con il presidente del Senato Casellati, Salvini respinge al mittente le accuse. “Ma è un’assurdità. Io credo che la cosa più squallida di questi giorni è la vergogna che provano il Pd e il M5S: vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente. E’vero che ho parlato con la presidente prima e dopo il convegno. Lei è venuta a portare il suo saluto. Ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all’antisemitismo”.

E sullo stop della Corte Costituzionale al maggioritario puro richiesto dalla Lega. “Una Corte di sinistra ha fatto una scelta di sinistra. Anzi, una scelta per bloccare il sistema. In Parlamento c’è una maggioranza di qualche centinaio di eletti che vuole farsi una legge a suo vantaggio, mentre 60 milioni di italiani avrebbero scelto per tutti: ma la Corte ha deciso che scelgano i partiti e non gli italiani”.

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