Casellati si difende: “In coscienza, rifarei tutto allo stesso modo”

“In coscienza, rifarei tutto allo stesso modo”, Si difende la presidente Elisabetta Alberti Casellati, in un’intervista a La Stampa. Nessun favore a Salvini.

Elisabetta Alberti Casellati

Quasi sicuramente suo malgrado, la presidente del Senato Casellati è finita nel mirino del governo per presunti favori fatti a Salvini sul caso Gregoretti. Ma lei continua a difendersi e a giurare sulla sua buona fede. “In coscienza, rifarei tutto allo stesso modo – ha ammesso – anzitutto non ho uno ‘schieramento’ perché rappresento tutto il Senato, quando ho deciso di aumentare i membri della giunta del regolamento, ho avuto l’opposizione contro e la maggioranza mi ringraziava”. 

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“Ho agito secondo il mio senso di equità – ha spiegato la presidente del Senato – proprio perché credo nel mio ruolo terzo. E quelli che ora mi attaccano così aspramente per un presunto favore a Salvini, sono gli stessi che giovedì mi ringraziavano. Anche perché la giunta per il regolamento resterà con questa composizione da qui a fine legislatura”.

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Casellati racconta poi un retroscena. “Prima della riunione della giunta per il regolamento gli esponenti della maggioranza mi avevano fatto presente di essere rimasti 4 contro 6 dopo il passaggio del senatore Grassi con la Lega, per questo chiedevano un riequilibrio. All’inizio io mi sono opposta – continua – ho fatto presente che i membri sono inamovibili e il numero stabilito dal Regolamento è di dieci, con facoltà del Presidente di una integrazione fino al massimo di dodici. Ho detto loro che l’opposizione si sarebbe ribellata a un allargamento deciso all’ultimo minuto proprio per svantaggiarli. Ma tenendo conto della delicatezza della situazione, mi sono presa la responsabilità di concedere loro l’ingresso di altri due membri”.

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