Tanti turisti per il Capodanno cinese, aumenta la paura per il contagio

Aperti i festeggiamenti per la Festa di Primavera, nota in occidente con il nome di Capodanno cinese. Numerosi gli spostamenti previsti da e per la Cina da parte dei turisti, e si temono per questo nuovi casi di contagio da coronavirus. 

L’epidemia di polmonite virale da coronavirus, diffusasi da Wuhan (capoluogo della provincia di Hubei, nella Cina Centrale) ha già provocato 17 morti, con almeno 400 nuovi casi di contagio. Un’epidemia che si abbatte anche sulle festività del capodanno cinese, proprio nel periodo in cui aumentano i viaggi da parte dei turisti internazionali all’interno del Paese asiatico.

Secondo le fonti, sarebbero circa tre miliardi gli spostamenti previsti in poco più di un mese, in quello che è definito “chunyun” (periodo che coincide con la stagione turistica della Festa di Primavera), cominciato lo scorso 10 gennaio e che terminerà il 18 febbraio prossimo.

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Il coronavirus non intimorisce: picco di turisti e viaggiatori da e verso la Cina

Crisi economica e casi di contagio da coronavirus non intimoriscono affatto i turisti e i viaggiatori del 2020. Sono in tantissimi, infatti, coloro che hanno prenotato e confermato il loro rientro in Cina o i viaggi all’estero con diversi mesi di anticipo. Il picco di spostamenti è previsto proprio per questi giorni, tra il 20 e il 22 gennaio, ma vi susseguirà inoltre un contro-esodo che raggiungerà l’apice tra il 31 gennaio e il 1 febbraio.

Molti viaggiatori si sposteranno in auto, per una stima di circa 2,43 miliardi di viaggi. Gli spostamenti su rotaia saranno invece 440 milioni, quelli in aereo 79 milioni e quelli via mare 45 milioni.

Medici in azione in Cina – meteoweek.com

Molti i turisti cinesi che scelgono come meta l’Italia

Secondo i dati raccolti da Ctrip, il colosso dei tour operator cinesi, i turisti che per questo 2020 hanno prenotato viaggi in oltre mille destinazioni hanno scelto ben 102 Paesi. Tra questi è presente anche l’Italia, che figura tra l’altro tra le mete più ambite, così come l’Australia, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda. Da menzionare, però, anche il Giappone e il sud-est asiatico, che rimangono infatti le mete preferite per i viaggi brevi.

Per tale motivo, stanno aumentando le misure di sicurezza in diversi aeroporti mondiali. Sono già diversi i Paesi che hanno infatti confermato un rafforzamento dei controlli su tutti quei passeggeri in arrivo dalla Cina, in particolare dalla città di Wuhan. Tra i Paesi con le più strette misure di controllo si segnalano Australia, Giappone, Corea del Sud, Malaysia, Hong Kong e Stati Uniti – per gli aeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York.

 

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