Wuhan, panico per il virus, uno studente italiano: “Restiamo tutti chiusi in casa”

Le speranze sono che si possa trovare presto una soluzione: “Speriamo nel nuovo ospedale interamente dedicato al coronavirus”.

Wuhan, panico per il virus, uno studente italiano: “Restiamo tutti chiusi in casa” – meteoweek

Il terrore non si spegne. E’ acceso vivo, intenso. La paura che solo scendendo per strada la vita possa scivolare via lontana è contagiosa. A raccontarlo è uno studente italiano a Wuhan che si confessa con l’Ansa sul virus che sta terrorizzando la Cina. Vivono sostanzialmente chiusi in casa gli italiani rimasti a Wuhan, focolaio del coronavirus: “E’ da poco cominciato il capodanno cinese ma non si hanno grosse novità rispetto alla giornata di ieri“, racconta uno studente abruzzese, Lorenzo Di Berardino, in contatto con l’ANSA da un paio di giorni, spiegando che “la città è logicamente ancora bloccata sia in entrata che in uscita. Ed io e i miei colleghi stiamo limitando al massimo le uscite”, aggiunge, riferendosi alla ventina di connazionali che si trovano a Wuhan. Gli aeroporti sono chiusi.

Leggi anche –> Virus Cina, le città italiane più a rischio secondo lo studio Inserm

La città è logicamente ancora bloccata sia in entrata che in uscita – meteoweek

La “grande novità” delle ultime ore è che è  stata avviata la costruzione di un ospedale che dovrebbe essere completato entro pochi giorni completamente dedicato all’emergenza sanitaria.

Leggi anche –> Coronavirus, gli scienziati: non è partito da un serpente

Verrà costruito un ospedale interamente dedicato al Corona Virus – meteoweek

Nelle intenzioni delle autorità: “Un ospedale interamente dedicato alla cura di questa nuova malattia e dotato di tutte le tecnologie all’avanguardia. Vedremo se si realizzerà, se ci dovessero riuscire sarebbe una grande cosa perché sarebbe l’ennesima contromisura messa in campo dalle autorità cinesi che si stanno adoperando giorno e notte” per fronteggiare l’epidemia. La speranza è che si possa presto trovare una soluzione, per i malati, per i cittadini e anche per autorizzare il rimpatrio dei connazionali.

Impostazioni privacy