Silvio Berlusconi: “Ecco perché Forza Italia è indispensabile”

In una lunga lettera, l’ex premier Silvio Berlusconi racconta a Il Giornale la storia di Forza Italia e spiega perché sia ancora importante.

Silvio Berlusconi: “Ecco perché Forza Italia è indispensabile” – meteoweek

Sono passati esattamente 26 anni dal giorno in cui nel 1994 mi sono rivolto per la prima volta agli italiani, chiedendo ai miei concittadini di scendere in campo con me, in un momento drammatico della storia del nostro Paese. Sentivo allora dentro di me forte il dovere di reagire ad una tendenza molto pericolosa e all’apparenza inarrestabile. Dopo l’eliminazione per via giudiziaria dei partiti democratici appariva scontata in quel momento storico la presa del potere da parte degli ex comunisti, che erano ex solo di nome ma non avevano cambiato né volti né metodi.“: inizia così la lettera del leader di Forza Italia al Giornale.

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Il premier attuale Giuseppe Conte, molto diverso dal leader di Forza Italia, per carattere e convinzioni – meteoweek

Riuscimmo quasi miracolosamente a fermarli, anche se purtroppo non a ridurre la loro pesante influenza sulle istituzioni, sulla cultura, sul sistema giudiziario, sul mondo dell’informazione. Ma il nostro scopo non era soltanto questo. Ci battemmo contro il pericolo di una deriva post-comunista del nostro Paese, ma la nostra non era soltanto una battaglia difensiva, di retroguardia, in negativo. Il nostro obbiettivo era soprattutto quello di affermare quelle idee e quei valori che sentivamo profondamente nostri e che non avevano più rappresentanza in politica, le idee e i valori della tradizione liberale, cristiana, garantista.

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Il leader di Forza Italia si racconta – meteoweek

Forza Italia nacque dunque per raccogliere l’eredità delle grandi correnti di pensiero sulle quali si fonda la civiltà europea e occidentale, che non avevano più rappresentanza politica nel nostro Paese: il cristianesimo, il liberalismo, la cultura dei diritti e delle garanzie. Noi crediamo da sempre che la libertà e la dignità siano diritti naturali di tutti gli esseri umani, donati da Dio per chi è credente, insiti nella condizione umana per ogni persona. Per noi le organizzazioni statali avevano ed hanno come unica funzione la legittima difesa di tali diritti di libertà contro ogni pericolo esterno o interno. Questa è la sola ragion d’essere dello Stato liberale. L’individuo per noi è sempre al centro, viene prima di tutto. La sinistra, qualunque tipo di sinistra, ma anche un certo tipo di destra illiberale, al contrario, mette al centro di tutto lo Stato. Per loro è lo Stato il proprietario dei diritti di ognuno, li concede ma, se lo ritiene opportuno, può revocarli o limitarli in nome di un presunto interesse superiore. Naturalmente, lo Stato non è un’entità astratta, è fatto dalle persone che lo governano. Nello Stato liberale queste persone svolgono un servizio, nei modelli statalisti e collettivisti esercitano un potere. Il nostro è il modello di civiltà nato – per usare la bellissima definizione di Papa Benedetto XVI – dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma, fra l’ideale di libertà e di democrazia sviluppatosi nella polis greca, il sistema del diritto elaborato e codificato dai romani e il concetto di uguale e assoluta dignità di ogni creatura umana che dobbiamo al pensiero giudaico-cristiano.

Poi sulla situazione attuale, conclude:

Tutta la sinistra considera i cittadini sudditi dello Stato da noi. Abbiamo un buon programma comune da realizzare con i nostri alleati per far ripartire l’Italia, ma i nostri valori, che sono poi quelli del Partito Popolare Europeo e dei partiti di centrodestra in tutto l’Occidente democratico, in Italia sono rappresentati solo da noi. Solo noi nel panorama politico italiano siamo i continuatori e i garanti delle tradizioni liberale, democratica, cristiana, garantista, europeista, atlantista. Solo noi siamo gli eredi e i testimoni dell’Occidente e dei suoi principi. Per questo Forza Italia è indispensabile, ed ha un grande futuro davanti a sé. Perché su questi valori, su questi principi, su questo metodo, sul primato dell’uomo nei confronti dello Stato si basa la sola risposta possibile alle grandi sfide della modernità. Ventisei anni dopo, Forza Italia è ancora più necessaria di allora“.

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