Renzi, in Toscana ci sarà Iv. Non con Emiliano in Puglia, è coerenza

Matteo Renzi è intervenuto questa mattina sulle frequenze di Radio Capital, nel corso del programma Circo Massimo. Agenda politica, e subito uno sguardo alle prossime regionali.

Alle porssime consultazioni, Puglia e Toscana, esisterà il simbolo di Italia Viva sulle schede elettorali.  Lo ha confermato questa mattina Matteo Renzi ai microfoni di Radio Capital, in compagnia di Massimo Giannini.

Toscana

Matteo Renzi, e la sua Italia Viva sono. Pronti a lottare per la Toscana. Da sempre profeta in patria, ora l’ex premier è pronto ad ingaggiare una nuova competizione elettorale a casa sua. Lì dove il renzismo non è finito nemmeno dopo il referendum.

Leggi anche -> Elezioni Toscana, Eugenio Giani si candida per il centrosinistra

Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale

Matteo Renzi punta alto e avverte che Italia Viva scenderà in campo nelle prossime elezioni Regionali: “Ci presenteremo con il nostro simbolo in Toscana e sosterremo con grande convinzione Eugenio Giani, candidato del centrosinistra”. Una notizia che fa il paio con quanto riportano i rumor comunicativi. Dietro la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia infatti non c’è solo l’attivismo spontaneo della base dem. Il lavoro strategico di comunicazione è stato infatti affidato alla Jump, l’agenzia di comunicazione guidata da Marco Agnoletti, lo spin doctor di Matteo Renzi. Ora la stessa Jump seguirà la campagna di Eugenio Giani, il candidato governatore del centrosinistra alle regionali in Toscana. Non a caso Giani ieri sera era nel quartier generale di Bonaccini, a Bologna, per una sorta di “passaggio di consegne”.

Puglia

Per la puglia il discorso sembra invece diverso. Incerta la presenza del simbolo sulla scheda, ma certo risulta essere il binario su cui i renziani viaggiano: percorso parallelo ad Emiliano.

Leggi anche -> Renzi: “Chiedi scusa”. Salvini: “Andrò a Bibbiano, i bimbi non si toccano”

Michele Emiliano

“In Puglia invece non andremo con il centrosinistra se avrà come candidato Emiliano e in Liguria speriamo ci sia un bel candidato perchè è una partita recuperabile”. L’ex presidente del Consiglio già in passato aveva espresso il veto nei confronti del governatore uscente. “Su Tap, Ilva, sanità, Xylella, popolare di Bari Emiliano ha idee opposte alle nostre. Sostenere le sue idee significa negare ciò che noi siamo. Ecco perché Italia Viva appoggerà un candidato diverso”, aveva spiegato.

 

La panoramica

Intervenuto ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, il leader di Iv ha parlato anche del Movimento 5 Stelle alla luce dei disastrosi risultati alle elezioni Regionali in Calabria e in Emilia-Romagna: “È in una fase di declino inesorabile, non c’è futuro, poi auguro loro tutto il bene possibile”. E ha sferrato un duro attacco nei confronti di Matteo Salvini: “Chi aveva immaginato di costruire una campagna di scontro dal Papeete al citofono è rimasto al palo, questo credo sia un bene per l’Italia per il fatto che c’è la possibilità di vincere contro il populismo con il buon senso”. Ma ha messo in guardia: “La politica vive un pò a fasi, è un pò ciclotimica: arriva un elemento di novità e tutti diventano convinti che Salvini governi per trent’anni; poi Salvini prende una botta e tutti convinti che Salvini sia sconfitto, sia finito. Facciamo passo dopo passo”.

L’ex premier ha toccato pure la questione relativa al governo giallorosso: a suo giudizio se è più forte “lo scopriremo solo vivendo”. Comunque ritiene che debba “darsi una mossa, deve cambiare marcia, deve cambiare passo, la ricreazione è finita”.

Leggi anche -> Romano Prodi: “L’Emilia Romagna non si fa abbindolare dalle apparenze”

Nel mirino è finita la discussione relativa alla riforma della giustizia, nello specifico il tema sulla prescrizione: “Invece dell’obbrobrio voluto da Bonafede, vogliamo il ritorno alla proposta Orlando. Invece del ‘lodo Conte’ o ‘lodo Bonafedeì c’è il ‘lodo Annibali’, la nostra deputata, per prendere tempo”. Renzi infine si è scagliato contro la revoca delle concessioni autostradali: “Non si deve inseguire questa follia. Certo che devono pagare, ma seguendo le leggi e devono pagare, ma non puoi immaginare, in nome dell’ideologia populista, di dire faccio una revoca delle concessioni che non sta né in cielo né in terra da un punto di vista giuridico. Quindi si trovino le soluzioni giuridiche opportune”.

 

 

 

Impostazioni privacy