I Simpson colpiscono ancora! In un episodio del 1993 parlarono di un virus proveniente dal Giappone con gli stessi sintomi del Coronavirus.
La lista delle previsioni negli episodi dei Simpson si allunga sempre di più. L’ultimo colpo messo a segno riguarda il Coronavirus che in queste ore sta seminando il panico in tutto il mondo, a causa delle vittime in Cina e nelle Filippine. Com’è accaduto anche in passato, i Simpson nel lontano 1993 grazie alla mente geniale (e forse magica) di Matt Groening hanno raccontato la storia di un virus che avrebbe causato molti malati, proveniente dall’Oriente.
La differenza tra la realtà e la finzione riguarda solo il paese dal quale è partita l’epidemia: Giappone per il cartone animato anziché Cina. Fatta questa precisazione, poco conta quale sia la nazione giusta, perché questa coincidenza resta sempre profondamente inquietante a prescindere.
Le profezie dei Simpson
I Simpson sono soliti per lasciare senza parole i fan di tutto il mondo con le loro previsioni raccontate decenni prima di diventare realtà. Quasi meglio di Nostradamus, il disegnatore Groening aveva prenotato diversi eventi che poi si sono concretizzati sopratutto negli ultimi anni. Volete qualche esempio?
Nel 2000 Donald Trump venne mostrato in veste di Presidente degli Stati Uniti d’America, dopo 16 anni è accaduto sul serio. In un episodio del 1995 il futuro fidanzato di Lisa per chiamarla usa un orologio, proprio come facciamo da anni con lo smartwatch, con circa 20 anni di ritardo. Ed infine, Lisa in versione cantante di successo si esibisce in un concerto a Spriengfield vestita con un costume metallizzato e sospesa con un filo. La cantante Lady Gaga nel 2012 verrà sollevata allo stesso modo ed indosserà un vestito molto simile per esibirsi durante il Super Bowl.
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Il video dei Simpson e il Coronavirus
Nel video, tratto dal 21° episodio della quarta stagione, viene mostrato un addetto al confezionamento di spremiagrumi mentre starnutisce dentro la scatola. Il lavoratore giapponese dicendo al collega: “Perfavore, non dire al supervisore che ho l’influenza” è colpevole di aver inviato negli Stati Uniti un potente virus che di lì a poco farà ammalare tutti i residenti di Springfield. Etichettato come “Influenza Osaka” dai media, da noi è stato chiamato Coronavirus.
