L’Italia ha paura dei cinesi, sassaiola a Frosinone e grave fatto a Cuneo

Aumentano gli episodi di intolleranza verso i cinesi in Italia. Altri due episodi a Frosinone e sulla linea Cuneo Torino. E’ psicosi Coronavirus, non è razzismo.

C’è un’Italia che ha paura del Coronavirus, nonostante le rassicurazioni. Una paura che sfoga nel peggior modo possibile: se la prende con un nemico che tale non è: i cinesi. Cittadini che abitano nel nostro paese da anni, alcuni sono nati qui, improvvisamente sono diventati lo spauracchio degli italiani. Ieri due gravi casi di pseudo razzismo. C’è stata una vera e propria sassaiola contro un gruppo di studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La notizia è trapelata nel corso della conferenza stampa che la direttrice dell’istituto, Loredana Rea, e il presidente della Consulta degli studenti, Luca Spatola, hanno tenuto all’indomani del sospetto caso della studentessa cinese colpita da febbre dopo il ritorno da un viaggio in Cina.

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La giovane, risultata poi negativa al test del coronavirus, è stata tenuta sotto osservazione allo ‘Spallanzani’ e per questo motivo era stata disposta, in via cautelativa, la chiusura dell’Accademia che ieri mattina aveva nuovamente aperto i battenti. L’episodio non si è verificato all’interno dell’Accademia e come ribadito nel corso della conferenza stampa di questa mattina, l’Accademia è la famiglia di questi ragazzi, che sono da noi tutelati al pari di tutti gli altri studenti. Posso testimoniare inoltre il clima di solidarietà che si è instaurato tra compagni di corso di ogni nazionalità sia al di fuori delle mura accademiche che durante le lezioni, che stanno proseguendo senza alcuna interruzione” – ha dichiarato all’AGI la direttrice Rea. “Tengo a precisare – ha aggiunto la direttrice – che tutti i nostri studenti di ritorno della Cina non provengono dai luoghi dove si è sviluppato il focolaio, perché ad oggi Shanghai non ha casi di coronavirus ma visto il continuo diffondersi di notizie anche non veritiere, ho ritenuto opportuno dare le notizie a tutti gli interessati, ma soprattutto per tranquillizzare sulla situazione dell’Accademia e dei nostri studenti, specie la sua grande componente cinese”.

L’Italia ha paura dei cinesi, un altro episodio in Piemonte

Una giovane cinese che stava viaggiando a bordo di un autobus tra Cuneo e Torino sarebbe stata fatta scendere a terra da alcuni passeggeri in quanto “persona non gradita”. La ragazza, che non parla italiano, non ha sporto denuncia, ma ha riferito l’episodio alla comunità cinese di Torino. A raccontarlo il sindaco di Torino Chiara Appendino, che ieri ha pranzato in un ristorante cinese della città in segno di solidarietà con la comunità. “Mi è stato evidenziato il caso di una ragazza, così mi è stato raccontato, che non si è sentita una presenza gradita su un autobus” – ha spiegato Appendino – ma rispetto ad altre città non abbiamo avuto episodi forti e di questo voglio ringraziare i torinesi. A Torino non abbiamo avuto episodi di razzismo, detto questo, il periodo di convivenza con quello che sta succedendo a livello globale non sarà breve. L’invito a tutti, quindi, è di adottare gli strumenti necessari ma di non cadere nella psicosi perché questo non aiuta”.

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