Coronavirus, primi casi in Russia. Intanto sbarcati gli italiani di ritorno da Wuhan

Casi di Coronavirus anche in Russia. Mentre in Italia lo Spallanzani ha trovato la cura del virus, a Mosca si segnalano i primi casi.

Due casi di persone infette con il nuovo coronavirus sono stati individuati per la prima volta anche in Russia: lo ha annunciato la vice premier Tatiana Golikova. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe.

I fatti

La Russia ha registrato i primi casi di coronavirus nel Paese; a riferirlo è la vice premier Tatiana Golikova. In Russia due cittadini cinesi sono risultati positivi agli esami relativi all’infezione da coronavirus, rispettivamente nelle regioni di Tyumen e nel Territorio della Transbajkalia.

A confermare i primi due casi di 2019-nCoV in territorio russo è stata la vice premier Tatiana Golikova, la quale ha sottolineato che non c’è rischio di ulteriore propagazione del virus nel Paese.

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Le condizioni dei due pazienti, che sarebbero stati messi in quarantena, risulterebbero stabili e questi non presenterebbero gravi sintomi dell’infezione, quali alta temperatura o complicazioni respiratorie. Nelle scorse ore il governo russo, per far fronte all’emergenza sanitaria legata al coronavirus, aveva disposto la chiusura di alcuni punti di accesso verso la Federazione Russa al confine con la Cina e la sospensione del traffico aereo ad eccezione dei voli per Pechino, Shanghai, Guangzhou e Hong Kong. Il governo di Mosca ha inoltre avviato le procedure di evacuazione di oltre 300 cittadini bloccati nella città focolaio di Wuhan, nella provincia di Hubei, e degli oltre 2500 che invece stavano trascorrendo le proprie vacanze nella popolare isola di Hainan.

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L’epidemia di 2019-nCoV, comparsa nello scorso mese di dicembre nella città di Wuhan, in Cina, si è finora diffusa in 19 Paesi, con circa 10mila casi di contagio e 213 decessi, tutti registrati nel Paese asiatico. Nella giornata di ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proclamato lo stato di emergenza internazionale in relazione alla diffusione del coronavirus.

I rientri

Intanto è arrivato pochi minuti dopo le 10 il Boeing 767 dell’Aeronautica con i 56 connazionali rimasti a Wuhan: un 57esimo con la febbre non è stato imbarcato. I morti sono 362. Appello di Pechino: «Urgente bisogno di maschere, tute e occhiali protettivi».

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Sono iniziate le visite mediche per gli italiani appena arrivati all’aeroporto di Pratica di Mare da Wuhan. I 56 passeggeri, dopo esser sbarcati dal Boeing dell’Aeronautica, sono stati trasferiti con dei pulmini nell’area dove sono state allestite le tende di biocontenimento dove verrà effettuato lo screening sanitario. Gli accertamenti dovrebbero durare un paio d’ore. Successivamente, chi non avrà sintomi, verrà trasferito alla Cecchignola per i 14 giorni di quarantena. In caso contrario, scatteranno i protocolli sanitari previsti per il coronavirus e il passeggero verrà portato all’ospedale Spallanzani.

 

 

 

 

 

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