Coronavirus, allarme in Cina: “Carenza di materiale medico”

Servono equipaggiamenti medici e materiale protettivo: questo l’allarme lanciato dal ministro degli Esteri. Intanto dal Vaticano arrivano nuove scorte di mascherine.

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Scoppia nuovamente l’allarme in Cina per la gestione dell’epidemia del Coronavirus. Stando alle ultime notizie che arrivano dal Paese asiatico, i dati relativi alla diffusione del genoma sembrano in diminuzione. Di contro sta aumentando il numero di persone che stanno riuscendo a guarire dalla sindrome influenzale che sta spaventando il mondo intero. Nel frattempo, però, c’è una situazione in grande difficoltà.

Stiamo parlando delle scorte di materiale medico necessario per monitorare la situazione degli infetti. Il ministro degli Esteri cinese, infatti, ha fatto sapere che vi è l’urgenza di far arrivare nuovo materiale negli ospedali di Wuhan, compreso quello appena fatto costruire in pochi giorni.

Mascherine fondamentali per distinguere gli infetti – meteoweek.com

Allarme in Cina, il Vaticano risponde

Ciò di cui la Cina ha urgente bisogno al momento sono mascherine sanitarie, tute protettive e occhiali di sicurezza“. Questo è quanto dichiarato da Hua Chunying, il ministro degli esteri cinese, durante un briefing online con la stampa internazionale. Questo allarme è scoppiato anche in base a un dato recente, che pone il Coronavirus come epidemia più mortale rispetto alla precedente, la Sars. Quest’ultima, infatti, aveva provocato 349 vittime, mentre il 2019-nCoV ha portato la conta della gente uccisa a quota 360. In ogni caso, il dato in aumento sulle persone in via di guarigione lascia ben sperare, in Cina e nel resto del mondo.

Nel frattempo, le più importanti realtà si stanno muovendo per venire incontro alle richieste e alle necessità del popolo cinese. Come ad esempio il Vaticano, che ha fatto partire una prima grande scorta di mascherine verso l’Oriente. Proprio il fenomeno delle mascherine vendute in giro per il mondo è da tenere in estrema attenzione, visto che si tratta di un provvedimento che in Cina viene utilizzato per distinguere le persone infette.

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