Coronavirus, peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi ricoverati a Roma

Si aggravano le condizioni dei coniugi cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma. Dopo le cure in seguito al contagio del coronavirus, sono in terapia intensiva con insufficienza respiratoria grave. Nelle ultime ore il peggioramento e il nuovo bollettino: la prognosi è riservata

I coniugi cinesi, ricoverati allo Spallanzani di Roma affetti da coronavirus, sono in prognosi riservata in seguito ad un progressivo peggioramento delle condizioni. E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino medico dell’istituto ospedaliero romano, che parla di “grave insufficienza respiratoria” e di “supporto respiratorio in terapia intensiva”. I due sessantenni, giunti in Italia con un volo su Malpensa, avevano fatto un piccolo tour prima di arrivare a Roma all’ hotel Palatino. Al momento del loro arrivo, nelle ore immediatamente successive, al marito è venuta la febbre alta ed è partita tutta la prassi di prevenzione. I due signori, come emerso dagli esami effettuati in seguito, sono i primi ad aver contratto cornavirus in Italia.

Nel bollettino emerge quanto segue. “La coppia proveniente dalla città di Wuhan, attualmente ricoverata presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, riscontra un aggravamento delle condizioni cliniche. La causa è una insufficienza respiratoria. E’ quanto segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva”.

Lo comunica la Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, che aggiunge. “I pazienti – dice l’ospedale – sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali. Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi”.

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Le condizioni degli altri pazienti ricoverati

Allo Spallanzani sono tuttora ricoverati undici pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. In compenso, ben ventisei sono stati dimessi perchè risultati negativi ai test di rito effettuati presso l’istituto. A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate presso l’Istituto sono prestate le massime attenzioni da parte della comunità dello Spallanzani. Vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e in tutti i casi vengono da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni.

L’ultimo rapporto medico dell’ospedale lascia intendere che proseguiranno le misure di monitoraggio. Non verrà abbassata la guardia sulle persone che sono state in qualche modo a contatto con la coppia di Wuhan. “Sono stati ad oggi dimessi 26 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus.

Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso. Stesso percorso per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese. Continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni”.

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