Sardine: Roma abbandona Bologna, la foto con Benetton unico motivo?

Anche le Sardine si dividono. Ad Ogongo e il movimento romano non sono piaciute le foto di Santori e i fondatori bolognesi con Benetton: “ha minato gravemente l’integrità e la credibilità del movimento”. 

Chi credva che a ‘loro’ non sarebbe mai potuto capitare, oggi sarà deluso. Le Sardine sono ‘umane’ e ci sono divisioni persino sul movimento anti sovranismo. Roma ha abbandonato i fondatori di Bologna, Tutta colpa della foto galeotta. L’incontro che i fondatori delle sardine hanno avuto con Benetton è stato sbagliato, inopportuno. Un errore politico ingiustificabile, ma solo l’ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane” – ha spiegato il leader delle sardine romane Ogongo da questo momento le sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna né alla struttura che stanno creando”. “Le sardine di Roma – continua – ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli”.

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Il riferimento di Ogongo è al ruolo economico e sociale della famiglia Benetton, azionista di Atlantia che controlla Autostrade per l’Italia, “tuttora compromessa – accusa Ogongo – con il tragico crollo del Ponte Morandi”. “Chi lotta per la giustizia sociale e per un nuovo modo di fare politica non può dimenticare il grido di dolore delle famiglie delle vittime di Genova”. Ecco perché quella foto ha minato gravemente l’integrità e la credibilità del movimento”. “Ciò che rende tutto sospetto – chiude Ogongo – è la tempistica di questo incontro, che avviene proprio nel momento in cui si è riaperta la trattativa per la concessione di Autostrade per l’Italia. Se non ci fosse niente da nascondere, perché non hanno reso pubblica la loro visita a Fabrica prima? Perché non hanno pubblicato loro stessi la foto dopo l’evento?”. 

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