Alfonso Signorini si confessa a Verissimo: “Costretto a pentirmi…”

Oggi pomeriggio a Verissimo Alfonso Signorini, intervistato da Silvia Toffanin dichiara di essere un cattolico praticante. Questo lo costringe ogni volta a doversi pentire di essere gay.

Alfonso Signorini- Meteoweek.com
Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

“Chi mi conosce non mi teme! Anche se per il mestiere che facciamo essere temuti è meglio, perché altrimenti ti mangiano” dichiara Alfonso Signorini nel salotto di Silvia Toffanin, a Verissimo.

Il direttore della rivista di gossip ‘Chi’ parlando di se dichiara di non essere legato all’idea del potere : ” Non me n’è mai fregato niente. Non ho lavorato per diventare il Direttore di ‘ Chi’ , non ci pensavo neanche”. E ricorda , assieme alla Toffanin quel  giorno. ” Ti ricordi 17 anni fa? ” chiede Signorini alla conduttrice. Infatti 17 anni prima, Alfonso era proprio con lei. Il Direttore stava registrando una puntata di Verissimo proprio con la Toffanin. “L’editore mi dà questo annuncio, e a me  non veniva proprio in mente! Sono tonato da te e ci siamo abbracciati.”

Si passa alla conduzione del Grande Fratello che quest’anno sembra essere capitanato dalle donne. Donne alfa ,come le chiama Signorini –  Donne che dividono il pubblico perché hanno una personalità. Ognuno si sta raccontando senza filtri “ Facendo poi un chiaro riferimento alla storia di Fernanda Lessa e alla dipendenza contro cui sta combattendo. Si torna poi a smorzare i toni ironizzando sulla lacrima facile del conduttore.

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Ricordi d’infanzia

E la commozione di Alfonso Signorini si fa più forte al ricordo della figura di suo padre. Il giornalista racconta un aneddoto di quando era ancora un ragazzino. Un Natale di molti anni fa, durante lo scarto dei regali, il gioco del suo amico era stato più bello e lui ci era rimasto male, anche se non aveva detto nulla. Il padre, accortosi della delusione, l’indomani aveva fatto trovare sotto l’albero la macchinina elettrica che Alfonso aveva desiderato. “Al mio Alfi che non è secondo a nessuno” recita così il bigliettino che Alfonso tiene conservato nel suo portafoglio. ” Non ho mai avuto il coraggio di abbracciarlo di dirgli ti voglio bene. Ho il dubbio sia andato via senza sapere quanto bene gli volessi”.

Un errore che Alfonso sembra ostinato a non volersi perdonare, nonostante con la madre sia andata diversamente ” Non volevo commettere due volte lo stesso errore e con lei ho recuperato”

Omosessualità e pentimento da Protocollo

Durante l’intervista Alfonso ricorda come la madre avesse smesso di sperare di diventare nonna , e quindi anche di chiedere di questa utopica ” brava ragazza” da presentare un giorno. “Ha smesso di chiedermi e di sperare che io le potessi dare dei nipotini”. Confessa poi di non aver mai detto direttamente ai genitori di essere omosessuale in gioventù, ma racconta di come i genitori avessero capito ugualmente. Racconta del suo essere gay e cattolico, con tutte le conseguenze del caso.

Io pratico, e ogni volta confessandomi devo dire che sono omosessuale. Non condivido il fatto che la Chiesa dica che si può essere omosessuali purché non si consumi. Ma lo capisci da te…”  lanciando uno sguardo d’intesa ” Così un giorno ho chiesto al Parroco della mia chiesa perchè ci volesse pentiti? E lui mi ha risposto: Caro Alfonso io non ti voglio pentito di niente, ma questo è il Protocollo, la Chiesa vuole questo e noi dobbiamo farlo.” Dichiara quindi di professare la propria omosessualità, ogni volta, in confessione come fosse un peccato. E lui in pratica deve simulare un pentimento da protocollo.

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