Come una madre, Vanessa Incontrada: “Ho dovuto fare una cosa bruttissima”

Protagonista della fiction Come una madre, Vanessa Incontrada è una delle attrice più apprezzata del mondo dello spettacolo nostrano. Intenta a girare una scena drammatica con i bambini protagonisti della serie, l’attrice ha rivelato un aneddoto avvenuto sul set.

Vanessa Incontrada – foto fornita da Vittorio Zunino Celotto / Credits: Getty Images

Sul set della fiction Come una madre

Nel corso di un’intervista rilasciata a TV, Sorrisi e canzoni, Vanessa Incontrada ha raccontato un aneddoto sul set Come una madre. Intenta a girare una scena drammatica con gli attori Crystal Deglaudi, 10 anni, e Tancredi Tesla, 9 anni, che nella serie interpretano rispettivamente Valentina e Bruno, i bambini, continuavano a ridere. A quel punto l’attrice li ha sgridati, salvo poi sentirsi in colpa.

Quando diventi madre, diventi più materna verso tutti. Per esempio, su questo set avevo due bambini sempre con me e mi veniva spontaneo proteggerli quando giravamo scene complicate, anche se i genitori erano sempre presenti”, ha dichiarato l’attrice.

Per poi aggiungere: “Un giorno ho dovuto fare una cosa bruttissima. Tancredi e Crystal dovevano girare una scena drammatica ma continuavano a ridere. Così, prima ho parlato con il regista Andrea Porporati e con i loro genitori. Quindi li ho sgridati in modo molto brusco e siamo riusciti a girare la scena. Mi sono sentita in colpa da morire. Poi gli ho spiegato perché lo avevo fatto”.

Vanessa Incontrada – foto fornita da Vittorio Zunino Celotto / Credits: Getty Images

Vanessa Incontrada e il dolore di Angela

Nel corso della serie televisiva in tre puntate, Vanessa Incontrada interpreta Angela Graziani, una donna che deve fare i conti con il dolore per la morte del figlio, per poi ritrovarsi ad intraprendere una fuga disperata con due bambini conosciuti da poco.

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Una sofferenza, quella per la morte di un figlio, atroce ed inimmaginabile. La stessa attrice ha infatti dichiarato: “Nessuno può immaginare cosa voglia dire perdere un figlio. Per me era impensabile recitare pensando a mio figlio Isal. Quindi per la prima volta ho reso la sofferenza grazie alla tecnica e non cercando il dolore dentro di me, anche per rispetto verso chi quel dolore inconcepibile lo ha vissuto davvero, come è successo a due mie amiche”.

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