Coronavirus, fine della quarantena per i 195 americani evacuati da Wuhan

Lanciano finalmente via le loro maschere, i 195 americani evacuati da Wuhan a causa del coronavirus: per loro la quarantena è finita. Sono loro i primi sfollati che, portati in una base aerea della California, hanno lasciato la Cina per trascorrere 14 giorni in isolamento precauzionale.

coronavirus - evacuati americani
Gli evacuati americani lanciano le loro mascherine dopo la fine della quarantena – foto della CNN

A riportare la notizia è stata la CNN. Qualche ora fa, con l’orologio che segnava ancora martedì 11 febbraio negli Stati Uniti, il primo gruppo di evacuati americani ha potuto finalmente lasciare la March Air Reserve Base della California. In un gesto simbolico di liberazione e risoluzione, i 195 sfollati hanno allora lanciato le loro mascherine verso il cielo, dopo essere stati sottoposti a ben 14 giorni di quarantena obbligatoria per limitare il più possibile gli eventuali contagi da coronavirus sul continente.

Leggi anche: Psicosi da Coronavirus: boom di vendite di Amuchina e disinfettanti

Guarda qui: Coronavirus, evacuata la più grande banca di Singapore

Nessuno dei 195 evacuati americani è positivo al coronavirus

Il gruppo composto da 195 persone non pone alcuna minaccia per eventuali contagi, hanno fatto sapere i dirigenti sanitari locali in una conferenza stampa. Questo poiché nessuno di loro è risultato positivo ai test del nuovo coronavirus, che ha già ucciso oltre 1.000 persone e infettato oltre 44.000 in tutto il mondo.

A dichiararlo è stato il ​​Dott. Cameron Kaiser, funzionario della sanità pubblica della contea di Riverside. “Queste persone sono state sottoposte a numerosi controlli, anche più volte, con i termometri puntati sulla fronte due volte al giorno, e compilando ogni sorta di questionari, rimanendo sempre in un’area isolata”, ha spiegato l’esperto. Che ha poi proseguito: “Hanno fatto tutto ciò che gli abbiamo chiesto di fare e anche oltre. Ora è il momento per noi di mantenere la parola e di porre fine a tutto questo”.

Le dichiarazioni di Jamie Fouss in merito al periodo di quarantena 

Tra i 195 sfollati era presente anche Jamie Fouss, console generale del consolato degli Stati Uniti a Wuhan, colui che si è preoccupato di organizzare il primo volo di rimpatrio per i suoi connazionali. Fouss si è espresso davanti ai giornalisti in merito alla sua esperienza di quarantena, lasciandosi andare alla sensazione di sollievo e libertà.

“Oggi, quando ci siamo tolti le maschere dopo esserci stato confermato un buono stato salute, ci siamo resi conto di aver vissuto questa esperienza tutti insieme, e di aver conosciuto degli ottimi amici“, ha dichiarato. E ha continuato, tentando di sdrammatizzare: “Uno dei nostri collaboratori ha tenuto una lezione di Zumba, abbiamo passato il tempo facendo dei quiz, e abbiamo persino avuto un maestro che ha tenuto per noi delle lezioni di arte. I bambini, invece, avevano lezioni scolastiche. Tutto sommato è  stata una bella esperienza, speriamo di organizzare presto una riunione”.

Wuhan Consul General
Jamie Fouss, console generale del consolato americano di Wuhan

Altri evacuati in attesa della quarantena post Wuhan

Non sono soltanto 195 gli sfollati, però. Sono tanti altri, infatti, gli americani evacuati da Wuhan che stanno ancora aspettando la loro quarantena obbligatoria di 14 giorni. In questo periodo di lunga attesa, stanno tutti alloggiando nelle varie basi militari presenti in California, nel Texas e nel Nebraska.

Tra questi, uno è stato dichiarato positivo al coronavirus, ma dopo essere stato ricoverato in ospedale venne successivamente rilasciato per errore. Al momento, riportano le fonti, è però ricoverato in isolamento in un ospedale di San Diego. Le sue condizioni sarebbero stabili, senza febbre ma con una leggera tosse.

Impostazioni privacy