Processo Gregoretti: i figli di Salvini: “forza papà” E lui: “andrò negli Usa”

Salvini spara a raffica contro tutto e tutti dopo la decisione del Senato di mandarlo a processo per la vicenda Gregoretti. “Seguirò con attenzione quanto accadrà, senza alcun timore o preoccupazione”.

Salvini si dice tranquillo, o meglio “non preoccupato”, dopo che ha saputo ufficialmente che andrà a processo per il caso Gregoretti. Ma tanto tranquillo non sembra. “Difendere i confini era mio dovere – ha ribadito durante la conferenza stampa estera – ho scelto io di andare a processo”. Ma le sue prime parole al Senato, subito dopo la decisione, erano state: “andrò negli Usa”.

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Ieri la prima conferenza stampa di Salvini  “dopo che sono stato ufficialmente mandato a processo” per la vicenda Gregoretti. “Seguirò con attenzione quanto accadrà, senza alcun timore o preoccupazione”. Accanto al leader del Carroccio c’era il numero due della Lega e neo responsabile degli Esteri Giancarlo Giorgetti: “E’ questione di tempo, ma prima o poi toccherà alla Lega, a Salvini, tornare a governare. Qui c’è il segretario di un partito che è stato più volte al governo, che governa le regioni più moderne d’Italia, assolutamente in grado di rappresentare il popolo italiano senza vergogna, ad ogni livello, anche con l’estero. I sondaggi continuano a dire che siamo al 30%, prima o poi toccherà a noi assicurare il governo, quindi abbiamo il dovere di dire chi siamo al di là di una coperture mediatica non sempre benevola”.

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Tornando a Salvini, il numero uno della Lega ha parlato anche dei figli, preoccupati. “‘Forza papà’, l’sms di questa mattina”. E alla fine ha parlato un pò di tutto:
“Ormai a criticare l’Europa non siamo più solo noi euroscettici, ma anche popolari e socialisti. Non siamo noi ad aver fatto inversione ad U. I minibot? Erano uno strumento per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione. La nostra priorità non è uscire da qualcosa, ma la crescita economica. Tutti i nostri sforzi sono per il rilancio dell’economia italiana”. E ne ha anche per i 5stelle: “Quando parti come partito della Rivoluzione anti casta e poi ti chiudi nel palazzo e diventi casta… E poi ti allei con il partito simbolo dei poteri forti gli elettori ti ringraziano e ti salutano”.

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