Il nuovo attacco di Orban: ora è contro rom e detenuti

Il premier nazionalpopulista ungherese ha pronunciato il discorso annuale alla nazione. “Lo Stato non può pagare indennizzi per Rom e criminali”, ha dichiarato Orban.

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Viktor Orban ha deciso di cambiare il bersaglio della sua battaglia in favore della gente che lo ha votato. Il nuovo presidente del Consiglio dell’Ungheria ha pronunciato oggi il suo discorso annuale alla nazione. E così, dopo tante battaglie verbali (e non solo) condotte contro i migranti, ecco che cambiano le priorità del premier magiaro. Ora, nel mirino di Orban, ci sarebbero infatti i cosiddetti tzigani e i detenuti nelle prigioni sparse per tutta l’Ungheria.

I fedelissimi del premier ungherese hanno sentito il nuovo attacco pronunciato dal loro esponente a capo del Governo. I rom e i criminali attualmente detenuti nelle prigioni sembrano essere i nuovi bersagli del loro leader. Anche perchè la battaglia che Orban sta portando avanti dall’inizio della sua campagna elettorale contro i migranti, sembra aver perso la presa iniziale sul popolo magiaro. Così, il presidente del consiglio ha deciso di puntare su due nuovi bersagli per aizzare la sua gente.

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E così, ecco che i criminali attualmente in prigione e la minoranza etnica degli tzigani finiscono sotto il mirino di Orban. E le sue parole nel discorso effettuato oggi pomeriggio a Budapest sono ben assestate. “È insostenibile che lo stato ungherese debba pagare milioni in indennizzo a giovani Rom e a criminali scontenti delle loro condizioni in prigione“. Parole che hanno ovviamente trovato il favore della gente che ha votato il movimento nazional populista alle ultime elezioni, viste le ultime decisioni del tribunale.

Di recente, infatti, sono state elargite delle compensazioni in favore dei rom. Questi, infatti, stanno ricevendo una specie di benefici dopo essere stati segregati per anni nelle scuole, dove hanno ricevuto un grado di insegnamento inferiore rispetto alla media del livello di istruzione in Ungheria. E al centro della nuova invettiva di Orban c’è anche la Corte europea dei diritti dell’uomo. Quest’ultima ha obbligato il Governo ungherese a fornire un indennizzo ai detenuti.

Il motivo è presto detto. Diverse organizzazioni civili hanno emesso querele, a causa delle condizioni disumane nelle carceri ungheresi, denunciate dagli stessi detenuti.

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