Coronavirus: 1765 morti in Cina. Nuove ipotesi sulla genesi del virus

Mentre il bilancio di contagi e decessi continua a incrementare drammaticamente, ci sono due nuove ipotesi su come il virus si sia trasmesso all’uomo.

Coronavirus: aumentano i contagi intorno a Wuhan (Photo by STR/AFP via Getty Images)

Il bilancio

È salito a 1.765 persone il bilancio delle vittime del coronavirus in Cina dopo altri cento decessi solo nella giornata di ieri e limitatamente alla provincia dell’Hubei. La commissione sanitaria della regione segnala 1.933 nuovi casi. Un bilancio nuovamente incrementato dopo che tra giovedì e sabato si era registrato un lieve calo relativamente al numero dei nuovi contagi.

Due studiosi smentiscono il governo

Stando alla versione ufficiale illustrata dal governo cinese, il coronavirus sarebbe stato trasmesso all’uomo da animali contaminati. Una fase nella quale gli animali avrebbero alterato geneticamente il viruso rendendola pericoloso anche per noi. Si era parlato di rettili, poi di pangolini, un animale simile all’armadillo che in Cina si trova anche in libertà e infine di pipistrelli. Stando alla ricostruzione di Botao Xiao e Lei Xiao, due biologi della della South China University, il virus sarebbe stato creato in un laboratorio.

Inverosimile la versione dei pipistrelli

I due studiosi hanno diffuso i risultati delle loro ricerche che contestano la versione ufficiale della trasmissione all’uomo dagli animali. Secondo Botao Xiao i pipistrelli non avrebbero mai potuto volare sopra il mercato del pesce di Wuhan. È molto improbabile, sicuramente inverosimile – dice il ricercatore – così come non è credibile che al mercato di Wuhan siano stati venduti pipistrelli per il commercio gastronomico, sono animali che non vengono consumati in quella regione”.

Virus nato in laboratorio?

I biologi hanno effettuato ricerche in laboratorio ma anche rilevamenti nella zona epicentro del contagio e avrebbero individuato due laboratori che conducono ricerche ed esperimenti sui pipistrelli. Il più vicino al Ground Zero è il Wuhan Center for Disease Control and Prevention: 280 metri.

In pratica uno dei pipistrelli avrebbe trasmesso il coronavirus a qualche dipendente o ricercatore del laboratorio e da qui il contagio sarebbe diventato virale.

Leggi qui -> Coronavirus, le nuove misure della Cina per la provincia di Hubei

Il lavoro all’interno dell’ospedale della Croce Rossa a Wuhan (Photo by STR/AFP via Getty Images)

La quarantena volontaria

È stata registrata anche la testimonianza di una persona che lavorava all’interno del laboratorio e che ha riportato di essere stato attaccato dai pipistrelli in due occasioni. L’uomo, conoscendo la pericolosità del virus e temendo di essere stato contagiato, si era posto volontariamente in quarantena. Una precauzione non sufficiente, senza escludere che a quel punto il virus avrebbe anche potuto essere trasmesso ad altri soggetti.

 

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