Matteo Salvini contro l’aborto: “Pronto soccorso non è bancomat sanitario”

Il capo della Lega si schiera contro le donne straniere che ricorrono all’aborto. “Dopo la terza volta che ci si presenta, si deve pagare”, dichiara Salvini.

salvini aborto

Nuovo tema di dibattito e di attacchi da parte di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha parlato di un fenomeno che a suo parere si sta diffonendo a macchia d’olio nel nostro Paese. Si tratta della decisione di ricorrere all’aborto, che sta diventando – secondo Salvini – sistematica e anche pericolosa. L’ex ministro dell’interno ha parlato di questo tema durante l’incontro su Roma capitale. E l’attacco da parte sua è stato frontale, con un bersaglio ben individuato dal leader leghista.

In particolare sarebbero le donne straniere a ricorrere con maggiore frequenza all’aborto. E Salvini non ha nascosto la propria acredine nei confronti proprio degli stranieri, attaccando lo stile di vita da parte delle donne che optano per questa scelta. “Abbiamo avuto segnalazione che alcune donne, né di Roma né di Milano, si sono presentate per la sesta volta al pronto soccorso di Milano per l’interruzione di gravidanza. Non è compito mio né dello Stato dare lezioni di morale, è giusto che sia la donna a scegliere per se’ e per la sua vita. Tuttavia non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile“.

Matteo Salvini sul palco di Roma capitale – meteoweek.com

L’attacco da parte di Matteo Salvini è dunque ben assestato, visto che parla di donne che non sono nè di Milano nè di Roma. In particolare, il leader della Lega ha fatto capire che i pronti soccorso italiani sono letteralmente presi d’assalto da chi decide di abortire. “Qualcuno ha preso il pronto soccorso come il bancomat sanitario per farsi gli affari suoi senza pagare una lira. Per quanto mi riguarda, dopo la terza volta che ti presenti, paghi“, ha dichiarato Salvini, con una proposta che ha più il sapore di una provocazione.

L’invettiva del leader dell’opposizione prosegue senza sosta dal palco di Roma. A suo parere, infatti, chi decide in maniera sistematica di ricorrere all’aborto segue uno stile di vita sbagliato. E nonostante insista sul fatto di non voler imporre stili di vita a nessuno, la sua polemica è più accesa che mai. “Se si arriva alla settima interruzione di gravidanza significa che si sbaglia stile di vita. Sono d’accordo con i medici che dicono che la donna è libera di scegliere ma se in poco tempo si viene a chiedere la settima interruzione di gravidanza… Bisogna spiegarle come ci si comporta. Io rispetto il diritto di scelta di tutte le donne ma la settima è un rischio per la salute“.

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