Coronavirus, il premier Conte: “Non mi lascio intimorire, io proteggo gli italiani”

Il presidente del Consiglio passa poi al contrattacco verso i suoi detrattori. “C’è chi specula su questa emergenza per provare a raccogliere consensi”, tuona Conte.

giuseppe conte

Giuseppe Conte continua a valutare in maniera positiva il suo operato sul fronte del Coronavirus. La lotta contro il contagio di questo nuovo virus sta portando anche alla pioggia di alcuni attacchi e critiche nei suoi confronti. In particolare, nelle ultime ore il presidente del Consiglio è finito nel mirino delle regioni, come nel caso del presidente delle Marche. Ma anche i medici dell’ospedale di Codogno hanno voluto replicare al premier e alle sue recenti uscite. Ma Conte non ci sta e replica a sua volta a chi gli rivolge attacchi ormai da qualche giorno.

Così, nel corso di un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, il capo del Governo torna a parlare. E lo fa svelando ancora una volta i piani del consiglio dei ministri per fronteggiare il Coronavirus. “Ci stiamo adoperando con grande impegno, avvalendoci dei migliori esperti, per gestire questa emergenza nel modo più efficace. Quella che stiamo fronteggiando è una sfida in cui ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo. Il numero di contagi non deve allarmarci. È comunque il frutto di una linea di azione energica e rigorosa e di controlli efficienti, messi in campo da subito. Stiamo operando per fare in modo che un domani, guardandoci indietro, non potremo rimproverarci nulla“.

Conte fa presente che la situazione del nostro Paese non può non essere sotto gli occhi di tutti. Il fatto che nel giro di una settimana si siano registrati oltre 300 casi di contagio non è un aspetto da sottovalutare. Ma al tempo stesso si lavora per stabilire dove tutto abbia avuto inizio. “L’Oms sta giustamente prestando attenzione all’evoluzione che la diffusione del virus sta avendo in Italia. Abbiamo in comune un obiettivo prioritario, la salute dei cittadini. Abbiamo da subito affrontato l’emergenza con misure adeguate e proporzionate, lavorando a stretto contatto con i massimi esperti nel campo virologico e siamo assolutamente determinati a circoscrivere la diffusione del virus. Quando avremo ricostruito la mappa genealogica del contagio potremo capire meglio l’origine della sua diffusione“.

Attilio Fontana, il governatore della Lombardia, aveva duramente attaccato Conte – meteoweek.com

Conte si difende e attacca

Bisogna anche sottolineare il fatto che l’Italia è stata il primo Paese a limitare il traffico aereo da e verso la Cina. E proprio questa decisione potrebbe aver fatto restare la situazione sotto controllo. Come è stato ribadito dallo stesso presidente del Consiglio. “Dopo avere disposto il divieto dei voli diretti abbiamo immediatamente predisposto l’adozione di alcune misure per tutti i voli provenienti dall’estero. Con i termoscanner abbiamo controllato tutti i passeggeri che sono sbarcati nei nostri aeroporti, soltanto a Fiumicino circa 50.000 passeggeri al giorno“.

Ma qual è la ricetta per far sì che tutto si riduca ai minimi termini? Conte ha la ricetta, anche in risposta alle accuse del presidente lombardo Fontana. “Adesso si impone l’imperativo etico della collaborazione. Rispetto a un’emergenza nazionale simile ogni distrazione politica è fuori luogo. La protezione civile è una nostra eccellenza, che ci garantisce il coordinamento delle varie attività e la massima efficienza. Sono state alimentate polemiche inutili. La cabina di regia è essenziale per il coordinamento delle iniziative. L’emergenza ci deve unire, non dividere. La mia sola preoccupazione è proteggere gli italiani“.

E dopo essersi difeso, Conte passa al contrattacco. In particolare il premier si scaglia contro chi sta approfittando del virus, e della conseguente psicosi, per far leva sul cuore degli italiani. “Chi pensa di poter lucrare in termini di consenso, alimentando la paura, non fa l’interesse della nazione. Abbiamo un’emergenza che ci impegna severamente e un Paese di cui prenderci cura. L’Italia si aspetta da tutte le forze politiche un atteggiamento responsabile, ispirato a collaborazione e professionalità. Le nostre decisioni poggiano sempre sulle valutazioni del comitato tecnico-scientifico“.

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