Reddito di cittadinanza in carcere e da assunti, nei guai 7 persone

Reddito di cittadinanza senza possederne i requisiti. La Guardia di Finanza di Cagliari ha scoperto la truffa allo stato da parte di sette persone. C’era chi percepiva il reddito dal carcere, chi lavorando regolarmente assunto. Qualcuno elargiva la somma pur avendo un lavoro senza contratto

Altri sette casi di reddito di cittadinanza elargito illegalmente

C’era chi lavorava in un negozio senza alcun contratto e percepiva il reddito di cittadinanza. Chi invece elargiva la somma da detenuto; chi aveva un’attività commerciale e infine chi era regolarmente assunto. Tutti erano uniti da un unico denominatore: incassare la somma mensile senza averne alcun diritto. In tutto sette casi. Lo hanno scoperto i militari della Guardia di finanza di Cagliari. Il primo caso è emerso durante un controllo in un’attività commerciale dove è stato sorpreso un lavoratore in nero. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il lavoratore era inserito in un nucleo familiare che percepiva il reddito di cittadinanza.

Il caso è stato segnalato all’Inps e il beneficio è stato revocato: il lavoratore dovrà restituire 8.620 euro. Anche il datore di lavoro dovrà ridare 400 euro. Nonostante fosse proprietario del negozio ha dichiarato di non percepire alcun reddito chiedendo la ‘card’ di cittadinanza. L’uomo è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria. Dovrà invece restituire 10.475 euro l’uomo che, detenuto da dicembre dello scorso anno, ha continuato a prendere il reddito di cittadinanza senza averne diritto.

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Quattro casi di persone regolarmente assunte

Infine denuncia e segnalazione all’Inps per la revoca del reddito di cittadinanza e restituzione di quanto indebitamente percepito anche per altre 4 persone: tutti erano regolarmente assunti ma nelle dichiarazioni per ottenere il reddito di cittadinanza hanno
affermato di essere disoccupati. Dovranno restituire complessivamente 14.503 euro.

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