Migranti truccati per passare il confine, scattano gli arresti

Migranti truccati per passare il confine ed evitare il riconoscimento. La banda organizzava il traffico di immigrati clandestini in viaggio verso Svizzera e Regno Unito passando per l’Albania

Migranti truccati per passare il confinne: scattano gli arresti

I migranti venivano truccati affinché il loro viso somigliasse a quello sulle carte di identità e ospitati da albergatori che stavano al gioco. Era il modus operandi della banda che organizzava il traffico di immigrati clandestini in viaggio verso Svizzera e Regno Unito passando per l’Albania. Una vera e propria agenzia di viaggio smantellata dai carabinieri della Compagnia Centro di Genova, guidati dal comandante Michele Zitiello. Sono ben quarantanove gli indagati tra cui due dipendenti della Città metropolitana di Palermo, che fornivano timbro a secco e carte di identità in bianco per creare i falsi documenti. Otto, in tutto, gli arrestati.

I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Genova – come ricostruito nelle ultime ore – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 8 soggetti. Si tratta di 4 persone di origine italiana e 4 albanesi, ritenuti, a vario titolo, responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina ed aggravata dal reato transnazionale.

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I migranti della Sea Watch

L’avvio dell’inchiesta e i primi sospetti

L’inchiesta è partita da una rapina in una sala scommesse di Genova, fruttata 12 mila euro, organizzata secondo gli investigatori con la complicità della cassiera. All’epoca dei fatti, in manette finirono Eduart Theodhori, albanese di 39 anni, e Azen Shehaj (41) ritenuti i capi della banda. Finirono in stato di fermo anche Giuseppina Lanzo, genovese di 44 anni, Arjana Metaliaj, albanese di 38 anni. Arrestati anche altri due siciliani, Alessandro e Gaetano Girgenti, di 51 e 36 anni. Ai domiciliari sono finiti Pamela Perotto Ghia, 46 anni, e Can Lika, 56 anni.

Come riportato dai militari, coordinati dalla Dda di Genova, ogni migrante pagava 12 mila euro per ottenere il beneficio ed riuscire ad eludere i controlli. Dall’Albania arrivavano a Genova o a Palermo dove venivano truccati e ospitati in B&B. Poi, una volta in macchina, passavano il confine. I carabinieri, in cinque mesi hanno accertato il passaggio di almeno 30 persone per un totale di 360 mila euro. Svelati anche i guadagni dei due palermitani arrestati. In cambio della produzione dei documenti necessari, venivano stipendiati circa 4 mila euro al mese.

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