Coronavirus: ecco le sane regole da rispettare per non essere contagiati dal Covid-19

Una serie di indicazioni, prescrizioni e divieti da applicare nella vita di ogni giorno per proteggerci dal contagio del coronavirus. Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri detta la linea per dei comportamenti sociali utili a contenere la diffusione del virus e a proteggerci. Cambiando però il nostro modo di vivere.

Cosa fare per evitare il contagio da coronavirus: una serie di comportamenti individuali e collettivi per prevenire la possibilità di essere contagiati. Sono indicazioni raccolte e razionalizzate nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che – di fatto – detta la modalità con cui si dovrà vivere e ci si dovrà comportare fino al termine dell’emergenza-coronavirus. Si parte da noi stessi, da quello che dobbiamo fare sempre, come abitudine: la prima regola è quella dell’igiene, in particolare riferita alle mani. Lavare e disinfettare frequentemente le mani, che sono il nostro “punto di contatto” con il mondo esterno. Con acqua e sapone, con disinfettanti come l’amuchina: come ci pare. Basta che lo si faccia, molto spesso e ogni giorno. C’è poi l’attenzione con cui – necessariamente – dobbiamo gestire il nostro rapporto con chi ci sta intorno. Letteralmente. Ed allora, attenzione alle distanze. Un metro, tra noi e chiunque ci circondi. E’ la distanza minima a cui, secondo la scienza, è impossibile subire il contagio.

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Sempre  riguardo i “contatti umani”, attenzione ad abbracci e strette di mano: sono contatti che possono essere pericolosi, e vanno evitati. Massima attenzione all’utilizzo di bicchieri, bottiglie e posate: non vanno scambiate, ognuno usi le proprie stoviglie. Questo aspetto va tenuto in grande considerazione sopratutto fuori casa. E poi, un principio che dovrebbe essere basilare nell’educazione individuale di ciascuno, ma che non è scontato: si starnutisce e si tossisce in un fazzoletto. Assolutamente vietato farlo “liberamente”. Niente mano davanti alla bocca (che poi magari non disinfettiamo). Può andare bene il gomito, ma il sistema più sicuro è quello del fazzoletto. Che naturalmente bisogna sempre avere con sè.

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C’è poi il livello di allerta per i luoghi al momento più importanti: gli ospedali. Che in realtà lo sono sempre, ma ora sono veramente la prima linea di questa battaglia. Bisogna collaborare tutti affinchè non siano messi a rischio. E quindi è necessario limitarsi nelle visite ai parenti ricoverati. Sempre all’interno degli ospedali, attenzione agli anziani: sopratutto nelle sale di accettazione ed in quelle di aspetto, dove è vietata totalmente la loro presenza. Infine, la vita sociale, che è quella che subirà le modifiche più evidenti: chiusi cinema e teatri, partire a porte chiuse, scuole ed università chiuse. No a manifestazioni, meeting e congressi, uscite limitate per gli anziani, che sono i soggetti più a rischio. Possibile frequentare palestre e piscine, al netto delle raccomandazioni igienico sanitarie generali e specifiche (lavarsi le mani, un metro di distanza ecc.) e preferire sempre attività ricreative all’aperto. Sono indicazioni da rispettare alla lettera, per la nostra sicurezza e per il rispetto di quella altrui.

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