Coronavirus, Salvini ha paura: “Salviamo il Paese, i conti politici si faranno poi”

Matteo Salvin ha paura del coronavirus, e non solo per il contagio della sua scorta. E si rivolge al Governo: “Salviamo il Paese, i conti politici si faranno poi”.

Nonostante la sua apparente ‘durezza’, Matteo Salvini ha paura. E non solo perchè un uomo della sua scorta ieri è risultato positivo al coronavirus. Salvini si racconta a Milano Fianza e attenua i suoi toni, aprendo le porte al governo così tanto criticato nei giorni scorsi. Anche perchè in piena emergenza poco contano le polemiche politiche: occorre restare uniti, come dice il presidente Mattarella. Matteo Salvini, come 60 milioni di italiani, ha capito che con la pandemia di coronavirus sono saltati tutti gli schemi e non è più il caso di fare il guerriero. “Non c’è nessuna ascia da seppellire; noi stiamo collaborando con il governo”. Ora in gioco ci sono le sorti dell’Italia e il leader del Carroccio, a differenza di quanto affermato al quotidiano spagnolo El País, tende la mano all’esecutivo e offre tutta la collaborazione della Lega all’esecutivo, perché c’è da salvare un Paese, colpito in quel profondo Nord che non è solo la sua base elettorale storica ma anche il 40% del pil nazionale, che appartiene appunto a tutti gli italiani.

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Forse le parole che seguono rappresenteranno una svolta nei rapporti tra i partiti italiani, troppo presi da mesi, non solo con Salvini ma anche con Matteo Renzi, Giorgia Meloni, lo stesso Conte, Luigi Di Maio, a pensare alle beghe di partito, alla cura degli orticelli quando la casa brucia con migliaia di contagiati e centinaia di morti per il Covid-19, che sta stendendo sotto la tenda a ossigeno anche un mare d’aziende. Ora c’è da salvare un Paese. «L’ho detto a Conte e Mattarella: la Lega c’è». Agosto 2019 è ormai lontano e non serve invocare un super-governo a guida Mario Draghi, come proposto da Giancarlo Giorgetti. «Ora tutti gli sforzi devono essere finalizzati a risolvere l’emergenza sanitaria ed economica; stiamo ragionando solo su questo». E anche con Conte i toni sono ben diversi: «Ci ho parlato». Inizio di una nuova fase? I conti politici si faranno un’altra volta, dopo, dice. “Nessuna ascia di guerra – conferma Salvini – E’ da prima ancora che iniziasse questa emergenza che la Lega è impegnata ogni giorno a chiedere più controlli alle frontiere, più risorse agli ospedali, misure urgenti per difendere l’economia che rischia di subire un colpo gravissimo, soprattutto per quello che riguarda le piccole e medie imprese, le partite Iva e le tantissime aziende che stanno vivendo giorni decisivi per la propria sopravvivenza.

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“In questi giorni abbiamo continuato a studiare, elaborare e proporre provvedimenti concreti per agire ora, prima che sia troppo tardi. Ai partner europei dico: l’Italia non va lasciata sola, demonizzata o, peggio, colpita economicamente in questo momento difficile. La zona rossa e l’emergenza sindaci. “A sindaci, medici e cittadini delle zone rosse serve tutto – replica il leader della Lega – a partire dalle mascherine che Regione Lombardia sta comprando ovunque, in Italia e nel mondo. E poi servono informazioni certe e sicure; ad oggi, ad esempio, ancora il governo non ha annunciato se confermerà, toglierà o aumenterà i limiti imposti in tanti comuni. Penso che a casi eccezionali occorrano provvedimenti eccezionali, necessari a dare ossigeno a tutti, imprenditori e lavoratori, che stanno affrontando la crisi in prima linea. Quindi assunzione di medici e infermieri, moratoria dei pagamenti Imu, Iva e Irap, esenzioni fiscali, sostegno mirato alle famiglie con congedi di maternità e paternità al 70% a carico dello Stato o bonus babysitter, rottamazione delle cartelle Equitalia, intervento sui mutui bancari. Queste sono soltanto alcune delle proposte che vogliamo condividere con il governo, le quali sono in linea peraltro con il nostro recente colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella.

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