Lutto in quel di Milano, per la scomparsa di Livio Tamberi, ex presidente della Provincia dal 1995 al 1999. Alle spalle, Tamberi aveva una malattia che l’ha accompagnato per circa un anno.
È nella notte tra il 7 e l’8 marzo che Livio Tamberi è scomparso. Ex presidente della Provincia di Milano eletto direttamente dai cittadini, e la cui carica è durata dal 1995 al 1999, era purtroppo malato già da un anno.
Nato a Pontedera (Pisa) nel 1939 e laureato in Economia alla Bocconi, Tamberi è stato dirigente d’azienda, e ha lavorato in varie aziende pubbliche, come Finlombarda. Si iscrisse fin da giovane, però, alla Democrazia Cristiana, con la quale entrò nell’Amministrazione comunale di Nerviano, per poi passare al Ppi nel 1991.
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Il ricordo dei partiti e dei politici a Livio Tamberi
Come riportano le fonti locali, attorno alla famiglia di Tamberi, che lascia la moglie e quattro figli, si stringono partiti e politici. La vicesindaca della città metropolitana Arianna Censi ha deciso di ricordarlo così: “Durante la sua Presidenza si è impegnato a fondo per rilanciare un Ente in crisi di identità e poco considerato dai più. Nei suoi 5 anni di governo, grazie a queste premesse, si è aperta una fruttuosa stagione di riforme e di unità delle forze progressiste della nostra area metropolitana”.
E ancora, Italia Viva di Legnano: “Lo ricorderemo sempre per il suo impegno per il bene comune e la sua passione politica. Penseremo al tuo impegno e alla tua passione politica ogni volta che faremo qualcosa di concreto e positivo per il bene comune”.
La divisione legnanese del Partito Democratico, invece, parla di Tamberi come di “figura di grande rilievo della politica milanese e attivo militante del Partito Democratico sin dalla sua costituzione. Si è sempre speso per una politica solidale, di condivisione e di attenzione ai settori più fragili della società”.
A dare un ultimo addio a Livio Tambieri, sono stati anche Articolo Uno Milano Metropolitana e Articolo Uno Legnano. In un pezzo congiunto, allora, viene l’ex presidente viene ricordato per “la sua sensibilità, la sua passione per la politica, il suo amore per le istituzioni e il territorio non saranno disperse”.
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“Ciao Livio, e grazie per quanto hai insegnato, con l’esperienza nelle istituzioni, nella vita politica e nel territorio. Scompare una persona capace, leale e buona, esempio di impegno civile e politico. Un privilegio aver collaborato con te per anni nelle istituzioni e in numerose battaglie politiche. Oggi piangiamo la Politica”, scrivono infine Paolo Roberti e Francesco Biglieri.
