Emergenza Coronavirus, Giorgia Meloni: “a scatola chiusa non votiamo niente”

Giorgia Meloni intervistata da il Sole 24 Ore, parla di politica e di emergenza coronavirus. Si dice pentita di quella frase all’indirizzo del premier Conte.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e, a leggere i sondaggi, l’unico politico a crescere nelle preferenze degli italiani, sull’emergenza coronavirus è sulla stessa falsariga di Matteo Salvini, e non poteva essere altrimenti: il centrodestra appare compatto. Anche lei non si tira indietro. Al Capo dello Stato che chiede anche alle forze politiche «coinvolgimento, condivisione, concordia, unità d’intenti» la leader di Fratelli d’Italia risponde: «Fin dall’inizio, quando ancora l’emergenza non era conclamata, abbiamo offerto la massima collaborazione. Abbiamo inviato proposte, abbiamo sostenuto il primo decreto sull’emergenza e siamo pronti a sostenere anche lo sconstamento chiesto dal Governo per coprire i nuovi interventi. Ma la collaborazione implica reciprocità e finora questa è mancata. Mi auguro che le parole del Capo dello Stato abbiano fatto breccia anche nell’esecutivo». I 7 miliardi e mezzo per l’emergenza sono solo un punto di partenza per la Meloni. “La nostra disponibilità è massima e che in questa fase non si può ricorrere alla normale dialettica tra maggioranza e opposizione. Questo non esdude che sia presentata una nostra risoluzione anche perchè per noi i 7 miliardi sono un punto di partenza . Faccio notare che sono uno stanziamento perfino inferiore aquello dedicato al reddito di cittadinanza.

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La frase incriminata all’indirizzo di Conte. “Ho parlato di atteggiamento criminale, poi mi sono corretta. Ma se Palazzo Chigi guarda ai sondaggi più che all’epidemia…“La situazione è emergenziale e il nostro primo problema è consentire al sistema sanitario di poter curare tutti coloro che ne hanno necessità. Ci servono per questo più medici, più personale paramedico e più strutture ospedaliere. Contemporanemente vanno messe in sicurezza le aziende che possono essere oggetto di istinti predatori, garantendo liquidità, così come sicurezza va garantita anche ai lavoratori, autonomi compresi.  Sposo in pieno – continua la Meloni –  anche la proposta del presidente di Confindustria per che chiede un coinvolgimento della Bce e un grande piano di investimenti europe. È su queste scelte che chiediamo al Governo un confronto. E lo chiediamo ora perchè noi siamo pronti a fare la nostra parte ma non da meri spettatori, e in ogni caso a scatola chiusa non votiamo niente”.

 

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