Coronavirus, tutta l’Italia è zona rossa: cosa prevede il decreto

Coronavirus, tutta l’Italia è considerata zona rossa. Spostamenti solo se per lavoro, necessità e salute. Ferme tutte le università e le scuole. Restrizioni per bar e ristoranti. Stop alla serie A. 

Coronavirus: Italia zona rossa. Giuseppe Conte
Coronavirus: Italia zona Rossa. Giuseppe Conte (GettyImages)

Tutta l’Italia è ufficialmente zona rossa. Lo ha annunciato solo poche ore fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le nuove misure sono sempre più restrittive e atte a limitare la diffusione del virus, dopo gli ultimi dati di contagi e decessi, in particolare in Lombardia. L’epidemia continua a crescere e va debellata. Il premier ha invitato tutti a cambiare le proprie abitudini e a limitare gli spostamenti. Il nuovo provvedimento è denominato #Iorestoacasa.

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Coronavirus:  cosa prevede il decreto

Le nuove misure entreranno in vigore a partire da martedì 10 marzo 2020. Saranno concessi spostamenti solo se necessari, per motivi di salute o per lavoro. Resteranno ferme le università e le scuole fino al prossimo 3 aprile. Nn vi sarà alcuna limitazione, invece per i mezzi pubblici, per permettere alle persone di andare a lavoro. Saranno vietati inoltre, tutti gli assembramenti all’aperto. I locali dovranno restare chiusi dalle 18 in poi e dalle 6 alle 18 potranno rimanere aperti bar, ristoranti e pizzerie che dovranno far rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.

Coronavirus
Coronavirus (GettyImages)

Se questo non potrà essere garantito il locale sarà costretto a chiudere. Per chi non rispetterà queste restrizioni vi saranno sanzioni. Dalle 18 in poi chiusura anche per autogrill, bar di aree di servizio di strade, autostrade, aeroporti e stazioni.

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A partire da domani resterà ferma anche la serie A e tutte le altre manifestazioni sportive. Non sarà consentito neppure l’utilizzo delle palestre. Per quanto riguarda l’estero, non vi sono restrizioni ma gli ingressi verranno controllati. O meglio, gli spostamenti dei cittadini italiani avverranno sempre alle stesse condizioni ma verranno controllati gli ingressi nel nostro Paese.

 

 

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