Ecco che cosa prevede il decreto di Conte | #Iorestoacasa

Tutti i punti salienti del decreto che stanotte viene trasmesso alla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore da domani mattina.

Il presidente del consigio Giuseppe Conte (Photo credit VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

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“Non c’è più tempo”, ha detto il presidente del consiglio che di fatto ha esteso a tutto il territorio nazionale quello che era già stato introdotto nella notte tra sabato e domenica per la Lombardia e quattordici province. Il decreto entra in vigore da domani mattina subito dopo la pubblicazione on line sul sito della Gazzetta Ufficiale e resterà in vigore fino al 3 aprile incluso.

1)  Evitare qualsiasi spostamento

Il decreto prevede che le persone che non devono muoversi per motivi di carattere professionale giustificato o per gravi motivi di carattere familiare, restino a casa fino a nuovo ordine. Il ministero degli Interni già da oggi ha messo a disposizione un modulo che andrà compilato e dovrà essere esibito a qualsiasi richiesta ai controlli di militari, polizia o carabinieri. I controlli saranno intensi e su tutto il territorio nazionale. Le sanzioni amministrative, dai 200€ in su per chi trasgredisce, saranno applicate immediatamente. Si rischia anche il carcere se si abbandona la propria zona di residenza senza un concreto motivo valido. Il modulo andrà compilato e dovrà essere accompagnato da documenti validi e da una certificazione che attesti il motivo dello spostamento. Un contratto di lavoro, l’orario di servizio. L’invito da parte del governo a tutte le aziende è di applicare ovunque lo smart working dove possibile. Le aziende dovranno sospendere qualsiasi attività non necessaria: le riunioni che comportano lo spostamento di personale dovranno essere rinviate o annullate.

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2) Non ci si può più spostare dalla propria zona di residenza

Dal momento dell’entrata in vigore del decreto non si potrà lasciare la propria zona di residenza a meno di un gravissimo e giustificato motivo. Il ricovero di un congiunto, la necessità di dare assistenza a un familiare disabile o ospedalizzato. Vietato spostarsi per motivi di turismo, di vacanza o per qualsiasi cosa che non sia un motivo di lavoro o di famiglia davvero grave. Gli studenti fuori sede che sono tornati alle zone di residenza non potranno tornare al luogo di studio fino a nuovo ordine. Così come il personale che lavora fuori sede: una volta che saranno nella zona di residenza del lavoro non potranno tornare a casa nel fine settimana o in qualsiasi altro periodo.

3) Vietati gli assembramenti anche all’aperto

I notiziari hanno dato ampio risalto a gruppi di giovani che, indifferenti al decreto, hanno affollato i locali della movida. I locali resteranno tutti chiusi dalle 18 in poi e dalle 6 alle 18 resteranno aperti solo bar, ristoranti e pizzerie che garantiranno uno spazio agevole di sicurezza tra ogni persona di almeno un metro. Se questo spazio di sicurezza non è garantito il locale dovrà chiudere; i locali non a norma saranno sanzionati e chiusi d’autorità. Vietato anche consumare all’aperto: chiusi i dehor. Chiusi dalle 6 alle 18 anche gli autogrill e i bar delle aree di servizio di strade, autostrade, aeroporti e stazioni ferroviarie.

4) Scuole e università chiuse fino al 3 aprile

Scuole e università, che inizialmente erano state chiuse fino al 15 marzo resteranno chiuse sicuramente fino al 3 aprile. Chiuse anche tutte le attività comuni: aule, biblioteche, aree di ricreazione.

5) Chiuse le palestre

Tutte le palestre, pubbliche e private (e dunque anche quelle di alberghi, società sportive professionistiche o amatoriali e private) dovranno restare chiuso fino a nuovo ordine.

6) Interrotti tutti gli eventi sportivi

Tutti i campionati di qualsiasi sport di ogni ordine e grado, professionistici, amatoriali e giovanili sono sospesi. Niente Serie A. Tutti i campionati che erano già stati parzialmente sospesi non potranno riprendere fino a quando la situazione non si normalizzerà. Si tratta di un vero e proprio atto di forza del governo che di fatto scavalca la volontà della Lega Calcio che fino a ieri aveva invocato la propria indipendenza sulla gestione del campionato.

7) Chiusi i locali pubblici “ad alta densità”: cinema, teatri, sale gioco e sale bingo

Resteranno chiusi tutti i locali pubblici che prevedono un grande assembramento di persone. Saranno sospese tutte le attività culturali. Chiusi cinema, teatri, musei, mostre, ma anche attività ludiche e ricreative come oratori, società culturali e ricreative per tornei di carte, incontri conviviali, dibattiti. Chiuse le sale gioco, le sale bingo. Niente concerti nemmeno nelle aree all’aperto.

8) Controlli e sanzioni

Saranno controllate stazioni e aeroporti, le banchine di arrivo dei collegamenti di autobus gran turismo di linea. Ulteriori controlli saranno istituiti con posti di blocco fissi e mobili all’ingresso delle aree urbane e nelle città. Lo scopo è di ridurre al minimo la mobilità e monitorare qualsiasi flusso di persone e cose.

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