Coronavirus nuovo decreto: da domani tutta l’Italia è zona rossa

Tutta Italia si ferma, anche il campionato di calcio e tutti gli sport. Conte ha firmato il nuovo decreto che aumenta le restrizioni che fino ad oggi erano riservate solo al Nord Italia.

Tutta l’Italia si ferma, tutto il Paese è in zona rossa. Si ferma il campionato di calcio e tutti gli sport. Firmato il nuovo decreto voluto dal governo per contrastare l’avanzata inesorabile del coronavirus. Conte: “siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le abitudini, io stesso lo sto sperimentando ma tempo non c’è, i numeri dicono che la crescita dei contagi  e dei morti o pazienti in terapia intensiva sono preoccupanti. Da oggi vale lo slogan:  io resto a casa”. Ci sarà un’Italia zona protetta”. “Sugli effetti con l’estero non cambia nulla: gli spostamenti dei cittadini italiani avverranno sempre alle stese condizioni ma controlleremo gli ingressi in Italia”.

Conte: Tutti dobbiamo fare il bene degli italiani e dei nostri cari

Ancora Conte: Le abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dei nostri cari, lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se lo facciamo insieme, abbiamo deciso  misure ancora piu forti e stringenti per riuscire a contenere al meglio l’avanzata del coronavirus e pensando alla salute prima di tutto,  se non c’è la salute tutto è inutile, noi scegliamo i sacrifici pur di salvaguardare la salute”.

Leggi anche -> Coronavirus. Locali chiusi dopo le 18: prime sanzioni, a rischio licenze

“Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su
questo”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Queste misure – aggiunge – sono nel Dpcm che sto per firmare. Andrà in Gazzetta Ufficiale stasera”, le norme “entrano in vigore domani mattina”.

Gli spostamenti in tutta Italia saranno possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute.

Le misure economiche, Conte: “Abbiamo concordato in Europa una richiesta di scostamento per 7,5 mld stiamo ragionando sulla
possibilità di precostituirci una richiesta un po’ più elevata”.
Lo spiega il premier Giuseppe Conte che continua: “Stiamo pensando, visto che stiamo affrontando aspetti della macchina organizzativa che vogliamo potenziare, di usare ogni mezzo per raggiungere l’obiettivo. Voi lo chiamate un supercommissario: io avverto l’opportunità di un coordinamento per l’approvvigionamento di macchinari e attrezzature sanitarie. E’ un ruolo che potrebbe affiancare il capo della protezione civile”.

 

Impostazioni privacy