Il presidente cinese Xi Jinping in visita a Wuhan: forse è davvero finita

Il presidente cinese Xi Jinping è per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia, in visita a Wuhan, focolaio del coronavirus e capoluogo della provincia dell’Hubei. Da lì è nato tutto.

Di primo impatto sembra una buonissima notizia. Se un presidente può visitare il luogo focolaio del coronavirus che sta uccidendo in tutto il mondo, allora potrebbe voler dire che, almeno in Cina, tutto è finito. Nel giorno in cui è attesa la
chiusura degli ultimi due dei 16 ospedali d’urgenza nel mezzo
della crisi, Xi visiterà e darà il suo saluto ai lavoratori del
settore sanitario, ai funzionari militari e ai soldati, ai
lavoratori della comunità, agli ufficiali di polizia, ai
funzionari e ai volontari che hanno combattuto l’epidemia in
prima linea, così come ai pazienti e ai residenti durante la sua
ispezione”. Lo ha riportato l’agenzia ufficiale Xinhua.

Leggi anche -> Coronavirus, la Gran Bretagna sconsiglia i viaggi in tutta Italia

Ma le morti non sono del tutto cessate: la provincia dell’Hubei ha riportato ieri 17 nuovi decessi, tutti nel capoluogo Wuhan, dove sono ancora ricoverate 14.957 persone, a fronte di 47.585 guariti. Xi, nelle scorse settimane, aveva inviato a Wuhan il premier Li Leqiang a verificare le operazioni sul campo e lo aveva eletto capo di una task force contro l’epidemia. Poi le missioni nella città erano state operate con frequenza dalla vicepremier Sun Chunlan. Resta il fatto che la visita fatta oggi a sorpresa da Xi segnala la ripresa del controllo di Wuhan, mandando un segnale rassicurante sia sul fronte interno sia al mondo intero.

Impostazioni privacy