Il Governatore della Campania lancia un ulteriore allarme sulla diffusione del contagio e cita un infettivologo che ha suffragato questa ipotesi. 
Coronavirus dal fumo?
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ne è certo. E lo afferma con convinzione, citando anche lo studio di un infettivologo, durante la conferenza stampa con cui nel pomeriggio ha fatto il punto della situazione su quella che è l’emergenza coronavirus in Regione
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“La nuvola di fumo trasporta il virus”
“Abbiamo chiesto a infettivologo – spiega De Luca – la nuvola di fumo trasporta il virus. Per cui: incroci uno che sta fumando, la sua nuvola di fumo trasporta il virus e lo aspiri con il fumo inali anche il virus”.
Per la verità su questo argomento ci sono molti studi e non tutti sono concordi: ma all’estero, in particolare in Cina dove la popolazione dei fumatori ha una densità altissima, era stato chiesto a tutti i fumatori di ridurre drasticamente il consumo di sigarette per ridurre le potenzialità di contagio e perché il fumo aggrava comunque le condizioni delle persone che si ammalano.
Lo studio dell’ISS
Intanto l’Istituto Superiore della Sanità ha sottolineato denota peggiori tra i malati che fumano. Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori. La condizione di fumatore evidenzia anche un tasso di letalità del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne. Per fare un parallelo con la situazione della Cina, scrive l’Iss, la prevalenza di fumatori uomini supera il 50% mentre quella legata alle donne è inferiore al 3%.
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I fumatori in Italia
Un motivo di più per smettere di fumare. Per lo meno per un periodo, magari per fare un tentativo. In Italia secondo l’Iss scrive i fumatori sono 11,6 milioni, ovvero il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni. Gli uomini che fumano sono oltre 7 milioni e le donne 4,5 milioni. Tra i più giovani, di età compresa tra 14 e 17 anni, fuma abitualmente l’11,1% dei soggetti e occasionalmente il 13,4%.
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