Coronavirus, anche l’alimentazione può aiutare il sistema immunitario

Qualche settimana prima dell’esplosione dell’epidemia in Italia ed in Europa in una intervista, il dottor Piero Mozzi – medico noto per le sue “diete del gruppo sanguigno” – era intervenuto su alimentazione e coronavirus. Con delle tesi interessanti.

Prevenire il coronavirus – ed in generale le malattie – lavorando sul proprio sistema immunitario attraverso l’alimentazione. E’ la tesi del dottor Piero Mozzi, medico emiliano noto per le sue teorie sulle “diete del gruppo sanguigno”. Una figura scientifica discussa: molto seguita e amata dai suoi pazienti – che sono molti in Italia – e altrettanto discussa e criticata dal mondo scientifico più “mainstream”. In una intervista di qualche settimana commenta la diffusione del coronavirus ed indica la strada della corretta alimentazione per affrontarlo. Non per debellarlo, sia chiaro: ma per creare difese immunitarie ed una condizione tale da rendere difficile l’aggressione e comunque essere in grado – nel caso – di contrastarla. “L’ultima pandemia è stata quella di influenza spagnola, giusto un secolo fa spiega il dottore. “Una malattia che colpì il pianeta subito dopo la prima guerra mondiale e che provocò milioni di vittime. Forse a distanza di un secolo sta saltando fuori qualcos’altro” aggiunge.

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“Mi viene in mente una cosa, rispetto a questa patologia virale” aggiunge il dottore. “Temo si stiano perdendo delle opportunità. Si sta cercando di mettere a punto un vaccino, ma passeranno dei mesi”. La prospettiva potrebbe essere un’altra, o quantomeno anche un’altra: “Non mi pare ci sia la voglia di indagare un pò più a fondo, e di cercare di capire alcune cose. Ad esempio, le persone che sono decedute che persone erano? Si parla di persone defedate, che non sono in condizioni di salute ottimali. Ma le persone decedute, che gruppo sanguigno avevano? Magari ci sono persone di un determinato gruppo sanguigno che sono più colpite”. Ma non è solo questo: “E che tipo di alimentazione seguivano queste persone? aggiunge il dottor Mozzi. “Ancora: le persone guarite, che comunque sono molte, in che percentuale sono guarite facendo leva sul proprio sistema immunitario? Quante attraverso presidi farmacologici?”. Una serie di possibili verifiche per capire chi è che reagisce meglio al virus o chi reagisce peggio.

Il dottor Piero Mozzi

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Una sorta di anamnesi dei vari casi per verificare i due elementi che da sempre sono centrali nel percorso medico del dottor Mozzi: gruppo sanguigno, appunto, e alimentazione: “Una corretta alimentazione può permetterci di scamparla, di evitare danni. Io ad esempio” entra nel merito il dottore “sconsiglio sempre di inverno l’assunzione di zuccheri e dolci. Evitare il più possibile. Anche la frutta, sopratutto determinati frutti, sempre in relazione al proprio gruppo sanguigno”. “Alimentazione corretta” ribadisce Mozzi. “Con una alimentazione corretta magari anche il coronavirus trova delle barriere, delle mura immunitarie molto molto potenti, che magari non riesce a scalfire, a demolire”.

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