Coronavirus, per l’Onu il rischio è la recessione globale

La pandemia non sta solo infettando gli esseri umani, ma anche l’economia globale. Il rischio è enorme: una recessione globale. Ad affermarlo è il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres

Una enorme crisi globale, da cui forse si può uscire attraverso la cooperazione tra i paesi ed i governi. Ad affermarlo è il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un editoriale sul quotidiano portoghese Publico. Per l’alto funzionario il coronavirus “sta infettando l’economia globale e la pandemia crea un “rischio reale e crescente di una recessione globale”. Soluzioni non sembrano esserci: l’unica è la solidarietà e la cooperazione- Nessun paese può affrontarlo da solo, ha spiegato il segretario generale nel suo intervento. “Più che mai – spiega – i governi devono cooperare per rilanciare le economie, espandere gli investimenti pubblici, promuovere gli scambi e garantire il sostegno alle persone e alle comunità”.

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«Gli economisti delle Nazioni Unite stimano che il virus costerà all’economia almeno mille miliardi di dollari, quest’anno» aggiunge. «Questo virus è un flagello per l’economia mondiale – ha affermato -. I mercati finanziari sono duramente attaccati dall’incertezza di questo periodo». Guterres ha poi specificato che lo stato d’emergenza praticamente globale che ha determinato il coronavirus sta facendo precipitare la domanda dei consumatori e quindi l’offerta dei mercati.  La recessione è quindi una prospettiva drammaticamente realistica, spiega Guterres, Anche perchè parliamo di «un fenomeno non cessa di crescere». Il disastro economico già stimato dagli economisti dell’Onu potrebbe «ingigantirsi ulteriormente», ed è per questo che la cooperazione tra governi è l’unica soluzione: «I governi hanno il compito di cooperare per dare una svolta all’economia».

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Una operazione complessa, che deve guardare alle imprse, alle banche ma anche e sopratutto alle persone. Per Guterres infatti sarà necessario «assicurare supporti economici mirati a coloro che sono stati colpiti dalla malattia o, più in generale, alle persone che, in questa circostanza, si stanno rivelando le più vulnerabili». Il riferimento non è solo a chi è stato colpito direttamente dalla malattia o chi ha perso il lavoro a causa della pandemia: il sostegno andrà indirizzato anche a quelle categorie sociali già normalmente in difficoltà e che certamente subiranno il contraccolpo di questa enorme crisi.

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