Coronavirus: a Bergamo ora intervengono gli alpini

Gli alpini installeranno il loro ospedale da campo a Bergamo: lo storico corpo militare darà il suo contributo diretto nella battaglia contro il coronavirus. I primi posti letto entro una settimana.

L’ospedale da campo degli alpini sarà installato a Bergamo. La notizia è stata comunicata dal commissario Angelo Borrelli
durante la conferenza stampa alla Protezione Civile.  L’Associazione nazionale alpini renderà quindi operativo il suo ospedale da campo all’interno dell’area dell’Ente Fiera di Bergamo, “per contribuire – scrive l’Associazione in una nota  – a
fronteggiare l’epidemia di Covid-19, che sta funestando in
particolare l’area della Lombardia Orientale”.
L’intervento, in accordo con la Protezione Civile e la Regione
Lombardia e l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, prevede il dispiegamento di gran parte delle strutture dell’Ospedale Maggiore e dell’Ospedale Leggero, con il relativo supporto logistico. “Se non ci saranno particolari difficoltà – sottolinea Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità dell’Associazione Nazionale Alpini – l’operatività dei primi posti letto dovrebbe concretizzarsi entro una settimana”.

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Saranno utilizzate tensostrutture e tende di diverse
dimensioni per arrivare a disporre di oltre trecento posti,
tutti serviti da impianto ad ossigeno, di terapia sub intensiva
per pazienti già usciti dalla fase critica, con alcune ampie
zone comuni e 24 camerette a 4 letti. Già nella fase iniziale
potranno essere un centinaio i pazienti trattati con “casco”
respiratorio. Opereranno nell’ospedale da campo circa cento
persone al giorno, tra personale sanitario dell’Ana, degli
ospedali bergamaschi, alcuni medici cinesi e personale tecnico. I padiglioni della Fiera di Bergamo offrono ampi spazi, che però devono essere rapidamente adattati alle esigenze. “Le
nostre dotazioni – spiega Rizzini – saranno pronte entro tre
giorni, però bisognerà provvedere anche a strutturare l’impianto
per l’erogazione dell’ossigeno e ad installare gli shelter per i
bagni e le docce, interventi che richiederanno qualche giorno in
più”. “L’Associazione Nazionale Alpini – ha dichiarato il presidente
nazionale Sebastiano Favero – conferma così la sua storica e
collaudata volontà di agire a favore del Paese. L’ospedale da
campo è una risorsa che le penne nere hanno voluto, con
lungimiranza e notevole impegno, proprio per affrontare le
situazioni di emergenza”.

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