Urgenza sangue, ma muore Gianni Mucin, simbolo dei donatori

È morto Gianni Mucin. Il mondo dei donatori di sangue del Friuli, perde una delle sue figure simbolo.

Gianni Mucin
(Photo by PASCAL POCHARD-CASABIANCA/AFP via Getty Images)

Dopo una lunga malattia, si è spento Gianni Muccin, figura storica dell’Associazione Friulana Donatori di Sangue. Mucin ha ricoperto, nel corso dei due mandati della presidente Cijan,  per otto anno il ruolo di vice Presidente vicario dell’Afds. È stato fondatore della sezione ATM, e nel 1981 era entrato nel consiglio provinciale dell’Afds in rappresentanza delle sezioni aziendali. Ha ricoperto questo ruolo fino al 2005. 

Gianni Mucin è stato descritto da chi lo conosceva come una persona rigorosa e puntuale, sempre molto attenta a seguire le dinamiche dell’associazione di cui faceva parte. Dopo essere andato in pensione, ha dedicato la sua vita al mondo dei donatori di sangue. Nel corso dei vari ruoli che ha ricoperto, il suo lavoro è sempre molto apprezzato dai presidente delle sezione, che trovavano in lui un vero e proprio punto di riferimento.

L’attuale presidente Flora ha espresso le condoglianze alla famiglia a nome di tutta l’associazione. A questo si aggiunge il dolore di chi lo ha conosciuto nel suo lavoro nel sociale nel mondo dei donatori di sangue.

Muccin ha insegnato alle persone il valore di donare il sangue. 

Nei primi giorni dell’epidemia, il numero dei donatori di sangue si è ridotto drasticamente. Da quando il nostro paese si ritrova a fare i conti con l’epidemia di coronavirus, molte persone hanno infatti iniziato a pensare che donare il sangue potessere qualcosa di rischioso sia per la loro salute che per quella quegli altri.

Gianni Mucin
(Photo by PASCAL POCHARD-CASABIANCA/AFP via Getty Images)

In realtà l’AVIS, la più importante organizzazione italiana che si occupa del tema, ha diramato numerosi appelli per provare a spiegare alle persone che non è affatto così. Prima che qualcuno doni il sangue infatti, è necessario sostenere una visita medica ed alcuni esami del sangue. Se dalle analisi viene rilevata qualche anomalia, la donazione viene immediatamente sospesa. 

Leggi anche: Il presidente Tridico: L’INPS non è chiusa e rimane a disposizione dei cittadini

Leggi anche: È morto Pietro Nera, affermato imprenditore vinicolo della Valtellina

Oltretutto, chi contrae il coronavirus, sconta molti problemi al sistema respiratorio, ma non ha bisogno di trasfusioni di sangue.

Impostazioni privacy