Coronavirus, De Luca scrive a Conte: “Sud a un passo dalla tragedia”

L’allarme di De Luca sul coronavirus. “Gli ultimi dati sono stati interpretati in maniera fuorviante, il Sud rischia grosso”. E si rivolge a Conte. “Prossimi dieci giorni per noi saranno un inferno assoluto”

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Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (Foto di Ernesto Ruscio, da Getty Images)

Non si fida del trend calante il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Lo dice a chiare lettere scrivendo al presidente del Consiglio Conte. “La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia è gravemente fuorviante. Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica

“I prossimi dieci giorni – scrive De Luca – saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di una espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità. La prospettiva, ormai reale, è quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud. Per noi è questione di ore, non di giorni. Abbiamo fatto con migliaia di operatori, sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude”.

De Luca sottolinea che “dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo. Non si è compreso che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia”.

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Coronavirus, De Luca invoca il pugno di ferro (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, De Luca scrive a Conte (Getty) – meteoweek.com

“Aiuti insufficienti. Non è arrivato quanto ci aspettavamo”

De Luca ammette di essere deluso sul fronte aiuti e su quanto la regione Campania sia stata in grado di ricevere. “Dopo aver creato decine di posti letto nuovi per la terapia intensiva, rischiamo di non poterli utilizzare per mancanza di forniture essenziali. Zero ventilatori polmonari. Zzero mascherine P3. Ma anche zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non è arrivato nulla. Questi sono i dati. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalmente chiara. So che la situazione è difficile per tutti. Non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo è assente”.

L’auspicio conclusivo del governatore De Luca. “Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticità della situazione. Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realtà della cui complessità non è il caso di parlare oltre. Siamo stati in grado di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile. Permanendo questa nullità di forniture, non potremo fare altro che contare i nostri morti. Bisogna fare di più e in fretta”.

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