Coronavirus | superati 10mila morti e i 70mila contagiati | ecco tutti i dettagli

Alle 18 la consueta conferenza stampa della Protezione Civile ha aggiornato i dati: diminuiscono i contagi e i morti, oltre mille guariti in più. Le vittime complessive superano le 10mila unità.

Diminuiscono i nuovi contagi, cala il numero delle vittime, anche se il numero complessivo di morti supera i 10mila. Sono abbastanza incoraggianti i dati diffusi nella consueta conferenza stampa della Protezione Civile. A comunicarli è tornato il commissario Angelo Borrelli, guarito dall’influenza che lo aveva colpito. Sono complessivamente 70.065 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.651. Venerdì l’incremento era stato di 4.401. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 92.472.  Sono 3.856 i malati ricoverati in terapia intensiva, 124 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.319 sono in Lombardia. Dei 70.065 malati complessivi, 26.676 sono poi ricoverati con sintomi e 39.533 sono quelli in isolamento domiciliare.

Aumentano i morti, ma anche i guariti

Purtroppo sono state superate le diecimila vittime in Italia per il coronavirus. Sono 10.023 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 889. Venerdì l’aumento era stato di 969. Ma il dato che incoraggia ulteriormente è quello dei guariti: sono 12.384 le , 1.434 in più di ieri. E’ l’incremento più alto registrato dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 589.

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La situazione in Lombardia 

E’ arrivato a quasi quarantamila il numero dei contagiati da Coronavirus in Lombardia. L’aumento rispetto a ieri è di 2117 positivi, che porta il totale esatto a 39.415. Stabile il numero dei deceduti: 542, uno cioè più di ieri (per un totale di 5944), mentre continua la frenata dei nuovi ricoveri. In terapia intensiva ci sono 1319 pazienti, ovvero 27 più di ieri, mentre i pazienti ospedalizzati non in terapia intensiva sono 11152, 15 in più. A Milano i casi sono 7783 con un aumento di 314 positivi, quindi in diminuzione rispetto ai 547 di ieri. Lo ha comunicato l’assessore Gallera, che ha aggiunto alcuni dati: per affrontare lo “tsunami” Coronavirus la Lombardia ha fatto uno “sforzo titanico”:  i posti letto in terapia intensiva sono arrivati a 1600 quindi con un aumento “del 110%”.

Senza misure di contenimento molti più morti

“Sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche di contenimento avremmo ben altri numeri e le strutture sanitarie già in condizioni critiche sarebbero in stato drammatico. Sarebbe stata una situazione insostenibile”. Questa è stata la risposta del  commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa, rispondendo a una domanda sull’elevato numero di morti anche oggi e sull’effetto delle misure prese.

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I dati complessivi regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 24.509 i malati in Lombardia (614 più di ieri), 9.964 in Emilia-Romagna (+603), 6.913 in Veneto (+265), 6.851 in Piemonte (+504), 2.999 nelle Marche (+149), 3.511 in Toscana (+341), 2.086 in Liguria (+26), 2.181 nel Lazio (+168), 1.407 in Campania (+115), 1.120 in Friuli Venezia Giulia (+93), 1.234 in Trentino (+70), 929 in provincia di Bolzano (+96), 1.358 in Puglia (+122), 1.242 in Sicilia (+84), 1.027 in Abruzzo (+102), 898 in Umbria (+74), 468 in Valle d’Aosta (+55), 569 in Sardegna (+73), 523 in Calabria (+54), 98 in Molise (+12), 178 in Basilicata (+31).
Quanto alle vittime, se ne registrano 5.944 in Lombardia (+542), 1.344 in Emilia-Romagna (+77), 362 in Veneto (+49), 617
in Piemonte (+48), 364 nelle Marche (+28), 198 in Toscana (+21), 358 in Liguria (+27), 109 in Campania (+11), 124 nel Lazio (+6), 87 in Friuli Venezia Giulia (+11), 71 in Puglia (+2), 64 in provincia di Bolzano (+4), 57 in Sicilia (+18), 76 in Abruzzo
(+8), 28 in Umbria (+7), 41 in Valle d’Aosta (+4), 120 in
Trentino (+18), 21 in Calabria (+3), 26 in Sardegna (+5), 9 in
Molise (+0), 3 in Basilicata (+0).
I tamponi complessivi sono 429.526, dei quali quasi 245mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Riapertura del paese? Ci deve essere una attenta riflessione

“Riaprire il Paese? Credo ci debba essere un’attenta riflessione. Il Paese è fermo e c’è l’esigenza di assicurare un minimo di operatività e di vita per la stessa sopravvivenza di tutti. Ma credo che presto saranno prese ulteriori decisioni, siamo vicini alla fatidica data del nuovo Dpcm (3 aprile, ndr), il governo prenderà delle decisioni sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico. Credo che si faranno tutte le riflessioni da qui a qualche giorno”. Così il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto in conferenza stampa ad una domanda sulla possibilità di riapertura del paese.

Il commissario straordinario alla Protezione Civile Angelo Borrelli

Il ritorno di Angelo Borrelli

“Grazie a tutti per i messaggi di vicinanza e di pronta guarigione”. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli esordendo in conferenza stampa alla Protezione civile, al suo ritorno dopo alcuni giorni di malattia. “Per un disguido tecnico non abbiamo l’interprete Lis – ha spiegato Borrelli -, ma sulla pagina web dell’Ente nazionale sordi è possibile seguire la conferenza stampa”.

 

 

 

 

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